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“La questione del secondo centro comunale di raccolta a Catanzaro? Chiusa da tempo”

Replica alle minoranze consiliari nelle persone dei consiglieri comunali Valerio Donato e Stefano Veraldi

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L'assessore Aldo Casalinuovo

CATANZARO – L’assessore comunale all’ambiente, Aldo Casalinuovo, ribatte alle minoranze consiliari sul secondo centro comunale di raccolta. E’ una questione chiusa da tempo, sottolinea con enfasi.

 “Mi trovo costretto a ritornare ancora una volta sulla questione della mancata realizzazione del secondo centro di raccolta nel quartiere Lido, questione agitata in diverse sedi dai consiglieri comunali Valerio Donato e Stefano Veraldi. A questo punto, però, voglio anche aggiungere che delle due l’una: o i consiglieri Donato e Veraldi non conoscono o non leggono i documenti, oppure volutamente e strumentalmente li ignorano”, attacca.

Vediamo perché.

“La questione, per come ho già avuto modo di dire in una precedente nota stampa, è stata definitivamente chiusa con un accordo transattivo tra Comune di Catanzaro e Sieco in data 4 maggio 2022, cioè prima che la nuova amministrazione si insediasse. Ed è stata chiusa in questi termini:

1) “la mancata realizzazione del secondo Centro Comunale di Raccolta non è imputabile né alla società Sieco spa, né tantomeno al Settore Igiene Ambientale del Comune“;

2) “l’assenza del secondo CCR non ha inciso sull’ordinario svolgimento del servizio”;

3) “il costo di realizzazione del secondo centro di raccolta, tenendo conto dell’importo annuo previsto nell’analisi dei costi presentato dalla società in fase di aggiudicazione del servizio a giustificazione del canone annuo, verrà scomputato secondo i criteri riportati al successivo punto 3“.

Volutamente ho riportato il testo dell’accordo tra virgolette in modo che non ci siano equivoci di sorta.

Il “successivo punto 3” stabiliva che la somma da scomputare dal canone complessivo dovesse essere, per tutta la durata del servizio in oggetto (periodo 01-01-2015 / 30-06-2022), di euro 63.663,46, oltre iva al 10% ed adeguamento Istat, per come determinata dal quadro economico dell’offerta, con specifico riferimento alla voce relativa al secondo centro di raccolta (euro 8.956,75 per ogni anno).

Nel nuovo contratto (anche questo stipulato prima dell’insediamento della nuova giunta), con decorrenza 1 luglio 2022 e scadenza il 30 giugno 2023, lo scomputo dal canone annuo per la mancata realizzazione del secondo centro di raccolta è stato di euro 9.307,76, comprensivo dell’adeguamento Istat.

Questo è quanto e, per quanto mi riguarda, sulla specifica questione “passo e chiudo”, essendo chiaro che la stessa è da tempo definita. Mi auguro, tuttavia, vivamente che i due consiglieri comunali, rispetto alle numerose questioni sul tappeto in materia ambientale, vogliano d’ora in avanti dare un contributo più costruttivo nell’interesse della città e, dunque, della qualità dei servizi che siamo chiamati a fornire ai catanzaresi”.