CATANZARO – Il richiamo ad «un impegno concreto e tempestivo da parte delle istituzioni per garantire la sicurezza e lo sviluppo della Calabria attraverso interventi mirati sulla Strada statale 106». E’ questo uno degli obiettivi dichiarati del sit in che si terrà martedì 20 febbraio in tre località distinte della famigerata arteria stradale.
Le organizzazioni territoriali guidate dal segretario generale della Cgil Area vasta Catanzaro, Crotone e Vibo Enzo Scalese, dal segretario generale della Cisl “Magna Graecia” Salvatore Mancuso e dal segretario generale della Uil Crotone, Fabio Tomaino saranno a Melissa, nel tratto crotonese.
«La Strada Statale 106 rappresenta un terzo del nostro territorio, l’arteria principale che si snoda rispondendo alle esigenze di una mobilità sempre più marginale e a forte rischio di isolamento economico e sociale», affermano Scalese, Mancuso e Tomaino. «Davanti al numero sempre crescente di vittime, i cui nomi segnano drammaticamente la storia passata e presente della SS 106, il silenzio e l’immobilità di istituzioni e politica sono ipotesi non più contemplate: la strada necessita non solo di ammodernamento, ma anche di ricostruzione, specialmente per collegare territori calabresi isolati e solo la mobilitazione condivisa da sindaci e cittadini può richiamare chi di dovere al dovere di dare risposte concrete riguardo alla sicurezza e alla modernizzazione della strada».
Secondo i segretari di Area Vasta Cgil, Cisl “Magna Grecia” e Uil Crotone: «La questione della Strada statale 106 deve realmente essere al centro dell’attenzione politica e mediatica: è fondamentale garantire finanziamenti e progettazione per l’intero tracciato, affinché la regione non sia dimenticata nei piani infrastrutturali nazionali».
«Chiediamo di accelerare i tempi per la realizzazione dei progetti sulla Strada statale 106. La spesa di 3 miliardi e mezzo già programmata deve essere completata con la progettazione del tratto da Catanzaro a Reggio Calabria-Melito Porto Salvo, per cui ancora manca la progettazione – spiegano ancora -. Ricordiamo che è già stato chiesto ad Anas di accelerare i tempi e capire l’opera complessiva e quanto viene a costare il tratto da Rossano a Crotone dove praticamente ci sono 4 miliardi e mezzo già di progetti che necessitano avere le coperture. Complessivamente secondo le notizie che ci ha dato l’Anas servirebbero 15 miliardi, quindi considerati i tempi della spesa bisogna subito partire, soprattutto perché i tempi di realizzazione sono medio lunghi e con i prezzi che salgono in continuazione il rischio è che si programmi un’opera, per aprire cantieri che poi non si chiudono. E al momento la Strada Statale 106 è un grande cantiere aperto che continua a mietere vittime».
Infine: «La mobilitazione di martedì 20 febbraio – concludono Scalese, Mancuso e Tomaino – sarà l’occasione per rilanciare il tema delle priorità della Calabria che per noi restano infrastrutture, lavoro e sanità».
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