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Polemica politica per l’ubicazione di una seconda farmacia a San Lucido

Il gruppo consiliare Avanti San Lucido contesta la scelta del luogo ove verrà ubicato il nuovo servizio: via Pollella, penalizzando le contrade poste ad est del centro abitato

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Dorina Ambrosi e Roberta Provenzano di "Avanti San Lucido"

SAN LUCIDO (Cs) – La revisione della pianta organica delle farmacie per l’anno 2024 nel territorio comunale di San Lucido è motivo di polemica politica.

Il gruppo consiliare Avanti San Lucido, in particolare, contesta la scelta del luogo ove verrà ubicato il nuovo servizio, una seconda farmacia per la località tirrenica: via Pollella. Soluzione che penalizzerebbe le contrade poste ad est del centro abitato.

«In merito alla delibera di giunta n.17, approvata in data 20 febbraio 2024, e relativa alla revisione della pianta organica delle farmacie per l’anno 2024, il Gruppo consiliare Avanti San Lucido interviene sulla questione dell’apertura di una seconda farmacia in Paese.

Apprendiamo e leggiamo che la Giunta in virtù dell’aumento della popolazione residente a San Lucido, ha approvato la delibera che consente l’apertura di una seconda farmacia nel nostro territorio comunale.

Tale decisione non può che essere condivisa e accolta con entusiasmo, atteso che implementare i servizi per i nostri concittadini è, per noi, un momento di crescita del Territorio.

Non possiamo però sottacere gli enormi dubbi circa la scelta, irragionevole e priva di una qualsivoglia giustificazione, di individuare il luogo di ubicazione della nuova farmacia in località Pollella».

Questa è la posizione del Gruppo Politico e delle consigliere Provenzano e Ambrosi.

“Ciò che si legge negli atti allegati alla predetta delibera e redatti dal Responsabile dell’Ufficio Tecnico, Ing. Adduci, lascia molto perplessi!

E’ fuor di dubbio, infatti, che il Responsabile dell’Area Tecnica nell’individuare la zona abbia omesso di procedere ad una analisi approfondita di quelle che sono le reali esigenze dei Sanlucidani e di quelle che sono le caratteristiche del Territorio.

Ed ancora, che i membri di giunta, il Sindaco, poi, non siano intervenuti su tale proposta, effettuando gli indirizzi di modifica, accogliendo – di fatto – la proposta in toto, è aspetto ancora più allarmante.

La scelta del luogo ove creare il nuovo presidio, risulta non solo immotivata, atteso che la frazione Pollella è indiscutibilmente la più vicina al centro del paese (dista poche centinaia di metri dal luogo ove è ubicata la farmacia di San Lucido già esistente!), quanto soprattutto non rispetterebbe la ratio della normativa che ne prevede la costituzione, perché continuerebbe a lasciar fuori dai servizi essenziali le contrade poste ad est del centro abitato, cioè le frazioni più isolate, ovvero la zona collinare che si estende fino al territorio di San Fili.

Perseverare in tale direzione, a parere del Gruppo Politico Avanti San Lucido, significherebbe non aver riguardo di tutti coloro che per giungere nel centro del paese sono costretti a percorrere diversi chilometri e rappresenterebbe una pericolosa sovrapposizione di servizi di primaria necessità.

In sostanza, una scelta che non coglie nel segno, per le reali esigenze dei cittadini di San Lucido».

Aggiungono, poi, le consigliere comunali: «Le zone collinari del nostro paese sono le più popolate e quelle che risultano più distanti dal centro abitato. Molti gli anziani che ogni giorno sono costretti a ricorrere ai mezzi pubblici per arrivare in centro ed usufruire dei servizi essenziali, tra questi la farmacia. Tali scelte necessitano di interventi meno frettolosi e di una visione politica che crei eguaglianza fra i cittadini.

Una visione ponderata e funzionale in ordine alla scelta territoriale dell’ubicazione della farmacia, nell’ottica di voler fornire un reale beneficio ai nostri concittadini, impone l’immediato ripensamento del luogo ove aprire la nuova struttura.

Auspichiamo che, questa volta, il nostro intervento e le nostre sollecitazioni, avanzate nell’interesse della Comunità di San Lucido, non restino inascoltate, ed aggiungiamo che, laddove si dovesse ritenere necessario, saremo ben contente di poter approfondire la questione in seno al consiglio comunale, per un confronto più articolato su tale questione che, oggi, è di primaria importanza».