La seconda motivazione riguarda «i criteri che devono guidare la scelta del governo. Non si capisce perché il centro dovrebbe essere collocato proprio a Catanzaro, una città che sta facendo i conti con un attacco criminale molto preoccupante e che vede il nostro Comune sotto assedio, come dimostra da ultimo il vigliacco maxi furto nel Centro fieristico. Noi dal governo ci aspettiamo piuttosto un ulteriore potenziamento delle forze dell’ordine per contrastare i fenomeni delinquenziali e mafiosi che inquietano i cittadini e minacciano imprenditori e operatori commerciali».
Il Governo invece «si dimentica di Catanzaro e del suo ruolo istituzionale, magari organizzando il G7 non nel Capoluogo di Regione, e poi si ricorda di noi solo per individuare un’area che considera come “luogo scarsamente abitato”. Noi queste strutture disumane e pericolose non le vogliamo. Noi siamo per accogliere i rifugiati, coloro che scappano da guerre e carestie, con un modello diffuso che salvaguardi i bambini, le donne, gli adolescenti. Un modello che si spalmi su più località, non una specie di campo di concentramento che potrà solo amplificare l’illegalità. Il governo ha le armi per imporci questa scelta, ma sappia che ha la netta contrarietà della nostra comunità».
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