CATANZARO – Tifosi del Catanzaro e, comunque, soggetti non autorizzati, in occasione delle partite di calcio, occuperebbero abusivamente le aree di sosta del parcheggio riservato all’ospedale di Catanzaro, creando enormi disagi al personale del presidio ospedaliero.

E’ quanto emerge da una denuncia di Roberto Laudini, coordinatore regionale Si Cobas Calabria, inviata al commissario straordinario Simona Carbone, al direttore amministrativo Antonio Mantella e al direttore medico di Presidio Gianluca Raffaele.

«Il Si Cobas Calabria, ancora una volta – si legge nella missiva di denuncia – è costretto a documentare quello che succede durante le partite casalinghe del Catanzaro calcio: l’occupazione abusiva dei parcheggi destinati ai dipendenti.

Nel parcheggio lato Geriatra ci sono i controlli e si cerca di limitare al meglio gli accessi abusivi, invece nel parcheggio coperto lato Poliambulatorio e nelle aree circostanti si registrano ogni volta i disagi più importanti.

Nel parcheggio coperto nella serata di ieri molti lavoratori arrivati per parcheggiare già dalle 19:49 hanno trovato tutti i posti occupati.

Un operatore della Soc di Ortopedia che ha finito il turno alle 21 ha trovato la sua macchina bloccata e si è visto impossibilitato a uscire; ha chiamato il personale dell’ospedale, addetto all’esterno, che ha manifestato l’impossibilità a controllare gli abusivi.

Nel parcheggio coperto si entra tramite badge ospedaliero e c’è la sbarra, ma tra dipendenti in turno che lasciano impropriamente la loro macchina dentro, tra tifosi che nulla hanno a che fare con il lavoro all’interno del presidio ospedaliero, ci ritroviamo ogni volta i parcheggi occupati abusivamente.

Il collega della Soc di Ortopedia (foto allegate), dopo aver chiamato la polizia locale, è riuscito a far spostare un’auto posizionata in modo sbagliato ed è stato costretto ad andare via alle 23:00, due ore dopo aver finito il proprio turno.

Questo disagio deve finire. Ci vogliono controlli ferrei e sorveglianza totale perché non è più consentito vedere queste scene.

Vogliamo una soluzione alla problematica perché è inaccettabile in una società civile vedere tutto questo disagio che è una vergogna».