CASSANO ALLO IONIO – L’associazione ArticoloVentuno denuncia la grave situazione sanitaria insistente sul territorio.
«E’ inaccettabile ed offensivo – scrive l’associazione – che i cittadini di Cassano paghino le conseguenze, sulla propria pelle, dell’indifferenza delle Istituzioni. E’ ancora possibile che si taccia e ci si giri dall’altra parte nel momento in cui, ogni giorno, vengono meno i servizi essenziali?».
E, ancora: «La mortificazione del territorio parte proprio da questo perché nonostante le tante interlocuzioni da parte dei nostri Amministratori, il bollettino è letteralmente “offensivo”: non abbiamo un ospedale, al poliambulatorio manca il servizio necessario ed il diritto alla salute viene sempre meno. La politica non da risposte o semplicemente non pone bene le domande».
Da giorni, «grazie soprattutto al forte appello del portavoce del Comitato dei Cittadini, Francesco Garofalo, sta emergendo un chiaro quadro: addirittura gli elisoccorso sono costretti ad atterrare in alcuni terreni di fortuna. Una vergogna inaudita»
I servizi della sanità Cassanese «sono al di sotto della soglia minima della dignità umana e ci amareggia che nel dibattito politico locale questo non sia un discorso prioritario: eccetto le solite strette di mano che non hanno portato nessun beneficio, se non addirittura alla soppressione di servizi, ci saremmo aspettati dall’Amministrazione Comunale e dal Sindaco, in qualità di prima autorità sanitaria del paese, quantomeno una dura presa di posizione che non c’è stata».
Infine: «Ci uniamo pertanto alla proposta del Comitato di qualche settimana fa: rimettere a nuovo, con pochi spiccioli, lo spazio dedicato all’atterraggio dell’elisoccorso situato nella struttura del Poliambulatorio/Hospice di Cassano».
Così, «nell’indifferenza più totale, continua il declino della sanità cassanese, nel silenzio delle Istituzioni e di chi, in ogni sua forma, contribuisce ad aggravare una situazione tragica. A cosa serve una pace tra sordi, muti e ciechi se non ad ingrossarsi a vicenda? Anche se comprendiamo che l’elisoccorso non potrebbe essere un luogo dove sfoggiare selfie e non interessa a nessuno dei “pacifisti”».