CATANZARO – È stata approvata ieri, dal Consiglio regionale della Calabria, la modifica integrativa alla Legge n. 2/2016 con la quale si istituivano i Registri tumori della popolazione della Regione Calabria.
«Da Presidente della III Commissione Sanità – spiega in merito Pasqualina Straface – ho inteso proporre questa riforma legislativa al fine di rendere più operativi ed efficaci questi importantissimi strumenti, superando alcune criticità e carenze che hanno limitato e reso incerta nel tempo la piena attuazione nel perseguimento dei relativi principi e finalità».
Richiamata anche la vigente normativa europea di riferimento in materia di protezione dei dati personali, si è inteso apportare alcune modifiche di natura organizzativa con particolare riferimento alla allocazione dei Registri, per i quali non sono più previste sub-articolazioni ed accorpamenti, ed all’attività del Centro di Coordinamento dei Registri Tumori regionale, che andrà innanzitutto eseguita in conformità al “Regolamento regionale”.
«I Registri tumori sono infatti uno strumento essenziale – dice Straface – il cui funzionamento deve essere garantito non solo al fine di censire correttamente i tumori e disporre e gestire nel tempo un archivio ricco di informazioni il più possibile corrispondenti alla realtà e di dati statistici validi, ma anche, attraverso lo studio di tali dati, ai fini di ricerca, valutazione e progettazione delle più efficaci politiche di prevenzione.
La proposta di legge è strutturata in sette articoli e reca la clausola di invarianza finanziaria, giustificata dal fatto che le norme presenti hanno carattere squisitamente ordinamentale.
Con questa riforma di legge, si rende più efficace e pienamente operativo il sistema regionale dei Registri tumori. Si aggiunge così un altro tassello alla riforma complessiva della sanità calabrese che il Presidente Occhiuto e l’intero governo regionale stanno mettendo in atto per superare le criticità legate ai tanti anni di commissariamento, procedendo ancora in avanti nel garantire ai nostri cittadini il diritto alla Salute e una qualità della vita migliore rispetto al passato».