«Nel rammentare – continuano i segretari provinciali – che, l’istituzione del Reparto Prevenzione Crimine a Vibo Valentia è avvenuta (nel 2013) per “rendere più incisivo il dispositivo del controllo del territorio nella Regione Calabria, garantendo un più razionale impiego delle risorse e minori costi di esercizio”, non si riesce a immaginare, a distanza di circa 10 anni dall’apertura, il perché questa provincia, permeata dalla criminalità organizzata, dovrebbe rinunciare a questo reparto d’élite della Polizia di Stato, che assicura un intervento rapido ed un controllo capillare del territorio.
Ecco perché, spostare il Reparto Prevenzione Crimine da questa provincia di frontiera e di lotta alla criminalità sarebbe un grosso errore.
In tal senso, poco più di qualche anno fa’, risultavano le affermazioni su Vibo Valentia dell’allora procuratore di Catanzaro: “Qui vi è una ’ndrangheta di Serie_A”, motivo per cui le scriventi segreterie provinciali sono fortemente preoccupate sull’eventuale spostamento del citato Ufficio di Polizia.
L’invito quindi è quello di non abbassare la guardia su questa questione di legalità, nell’interesse primario del territorio Vibonese, ancora oggi martoriato e tristemente famoso per la questione macro-criminale, non per ultimi, da rammentare, sono i gravi atti intimidatori ricevuti dalle Istituzioni Ecclesiastiche, alle quali queste Organizzazioni Sindacali rinnovano tutta la loro vicinanza e la loro solidarietà.
E per tali motivi – aggiungono i sindacalisti – che si fa appello, ancora una volta alle Forze Politiche, Amministratori, Associazioni e Cittadini di questa Terra per evitare la chiusura di questo importante avamposto dello Stato».