CETRARO (Cs) – Il consigliere comunale Massimiliano Vaccaro, esponente di Italia Viva nel consiglio comunale di Cetraro, sollecita la massima assise cittadina ad approvare la delibera che ufficializza l’uscita dell’ente locale dal Consorzio di bonifica ex Valle Lao. «L’impegno è stato assunto nella pubblica assise e i cittadini attendono risposte».
Un atto necessario poiché «da anni lo stesso Consorzio ha disatteso alle proprie finalità» sottolinea Vaccaro ma nonostante ciò l’ente consortile continua a «inviare avvisi di pagamenti e cartelle esattoriali che stanno mettendo in ginocchio migliaia di famiglie cetraresi».
Su iniziativa dello stesso consigliere Vaccaro ieri sera si è tenuta una riunione alla quale hanno partecipato tanti cittadini per discutere delle diverse tematiche locali, compresa la vicenda dell’uscita del Comune di Cetraro dal Consorzio di bonifica ex Valle Lao.
Nel corso dell’incontro i presenti «hanno espresso la volontà di sostenere il gruppo consiliare Italia Viva che, su proposta del suo capogruppo Massimiliano Vaccaro, ha presentato una mozione mirata all’uscita del Comune di Cetraro dal Consorzio di Bonifica e discussa in consiglio comunale il 28 febbraio 2024.
Il consiglio comunale all’unanimità – fa sapere il consigliere Vaccaro in una nota stampa – ha impegnato e dato mandato all’esecutivo in persona del sindaco (vice sindaco è f.f.) ad avviare immediatamente un’interlocuzione con il presidente Occhiuto e l’assessore regionale all’Agricoltura Gianluca Gallo, al fine di manifestare la volontà di fuoriuscita del Comune di Cetraro dal perimetro di competenza territoriale del Consorzio di Bonifica ex “Valle Lao” per avere da anni lo stesso ente disatteso alle proprie finalità, oltre a trovare una rapida soluzione agli avvisi di pagamento emessi dal predetto Consorzio di Bonifica nonché, alle cartelle esattoriali ed ai fermi amministrativi notificati, che stanno mettendo in ginocchio migliaia di famiglie cetraresi.
Il contributo di bonifica (codici tributo 1H78 e 648) ricade sui proprietari di beni immobili situati nel perimetro di competenza territoriale di un determinato Consorzio di Bonifica (il cosiddetto “piano di classifica”)».
«Cetraro non ha servizi» ma nonostante ciò «gli avvisi di pagamento del contributo di bonifica, le cartelle esattoriali ed i fermi amministrativi con notevole aggravio di costi continuano ad essere notificati, puntualmente, a migliaia di famiglie cetraresi proprietarie di beni immobili, agricoli ed extra agricoli, situati nel perimetro di competenza territoriale del consorzio di bonifica senza che le stesse traggano alcun beneficio “diretto” e “specifico” dalle opere pubbliche di bonifica gestite dal Consorzio.
In materia, la Corte Costituzionale è intervenuta con sentenza, che ha dichiarato illegittimo imporre al proprietario del terreno il contributo di bonifica indipendentemente dal beneficio fondiario invece che “in presenza del beneficio”. Inoltre – conclude il consigliere Vaccaro – la Corte di giustizia Tributaria di Cosenza sta dando ragione a tutti i ricorrenti che presentano ricorso».
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