Pino Losardo

CETRARO (Cs) – Il “dissesto finanziario” non è più un lontano miraggio ma, una triste realtà per il Comune di Cetraro.

La dichiarazione di dissesto, infatti, sarà ufficializzata nel corso del consiglio comunale, convocato in via ordinaria dal presidente del consiglio Giovanni Rossi, per sabato 6 aprile alle ore 17:00 e in seconda convocazione per il 7 aprile 2024 alle ore 18:00 presso la sala consiliare “Don Russo” in via Luigi De Seta.

E mentre l’amministrazione comunale tace il commissario locale Noi Moderati, Pino Losardo, picchia duro sulla questione del fallimento finanziario dell’Ente e annuncia battaglia in consiglio comunale.

«La proclamazione di dissesto finanziario meriterebbe ben altre considerazioni e preoccupazioni – fa sapere in una nota il commissario Noi Moderati, Pino Losardo  – ma gli amministratori, tutto quello che riescono a fare è avvolgerlo in una coltre impenetrabile di silenzio.

Perché agli onorevoli amministratori della cosa pubblica nostrana non conviene parlare di “dissesto finanziario”, prima della seduta consiliare del 6 aprile p.v? Perché questa consegna del silenzio più assoluto nell’ambito della compagine di maggioranza, su questa problematica che è la madre di tutti i fallimenti, in cui si può incorrere nel corso di svolgimento del mandato elettivo in un Ente Locale?  – si chiede Losardo – Ci rifaremo, statene certi, cari concittadini nel corso della seduta comunale, dove le verità sbocciano come rose dallo stesso contradditorio democratico.

Intanto, auspicheremmo almeno che gli attuali amministratori si rendessero conto di ciò che hanno combinato con la loro costante e intensa mala gestione e chiedessero scusa ai cittadini di Cetraro, promettendo loro di non farsi più vedere nei pressi del Palazzo di città per tutto il prossimo ventennio!

Al contrario, continuano imperterriti a menar il can per l’aia nella stanza dei bottoni, un giorno dopo un altro – incalza il commissario locale di Noi Moderati – Non cessano di infervorirsi, placidamente, per le iniziative altrui, presupponendo che gli appartengano per l’autorevolezza istituzionale di cui dispongono.

Diffondono quotidianamente le loro immagini in salsa tricolore e a fini propagandistici, perché non si sbiadisca il ricordo della loro onnipotenza nella mente dei cittadini per altri possibili appuntamenti elettorali.

L’unica certezza che può vantare questa eclettica classe di governanti è quella di essere praticamente ignara di aver fatto posto, nella gestione del potere, ad un feroce organo esterno di liquidazione, di nomina governativa, per i prossimi cinque anni, che non certamente si farà pregare di stringere sempre più le cinghia per la spesa di interesse ordinario per la collettività.

Di riconfermare la già insostenibile persecuzione tributaria a carico dei cittadini residenti e non residenti. E saranno ben otto, a tal punto, gli anni di gogna fiscale. E, ancora, di sospendere investimenti e impegni finanziari di natura infrastrutturale, attraverso l’eventuale utilizzo di risorse comunali.

Quindi, di confinare al minimo consentito dalla Legge nuove assunzioni di personale, malgrado il sottodimensionamento dell’organico e di ridurre il più possibile il riconoscimento economico delle posizioni apicali di organizzazione amministrativa.

Una bella genialata – incalza Losardo –  non c’è che dire, messa in campo al quarto anno avanzato di consiliatura. Di cui esserne fieri.

Bisogna avere consapevolezza, per prima cosa, che un dissesto finanziario non piove dal cielo, ma è frutto di atti e provvedimenti amministrativi di lunga gestazione, approvati fin dal 10 settembre 2021, in quantità industriale e senza il conforto di appropriate competenze a riguardo.

A renderne chiara la sua eziologia, stiano sereni i nostri amministratori, contribuisce enormemente il ricorso al quarto anno di consiliatura, cui si è avuta la felice idea di proporre!

Complimenti, cara maggioranza – ironizza Losardo – Almeno hai dimostrato lealtà e onestà nell’accollarti tutte le responsabilità amministrative a riguardo, che rischi di pagare duramente con quasi matematica certezza. Nella seduta di consiglio dell’imminente 6 aprile, “Noi Moderati”, naturalmente, sarà rappresentato dalla consigliera comunale Lorena Matta. Toccherà a lei approfondire dovutamente la Relazione dell’organo di revisione sulle cause che hanno prodotto il dissesto finanziario dell’Ente, rapportandole, naturalmente, a tutte le verità che questo Partito ha più volte espresso nei suoi documenti politici pubblici, nel corso degli ultimi due anni, e che si ritiene siano “poco o per nulla” evidenziate, nella stessa “Relazione”.

Dall’esito dell’eventuale contraddittorio democratico, in tale sede istituzionale – conclude Losardo –  potranno venire alla luce omissioni o negligenze di natura amministrativa o burocratica, che sono gli unici obiettivi istituzionali che questo Partito intende perseguire, ai fini di una più serena accettazione di un rovinoso dissesto, che non dovrà essere pagato solo ed esclusivamente dagli incolpevoli cittadini».

fiorellasquillaro@calabriainchieste.it