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Gioco d’azzardo, primato della Provincia di Cosenza: incontro sul fenomeno

UGL: "In Calabria il gioco d’azzardo è cresciuto in modo abnorme, arrivando a quasi 2 miliardi di euro"

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Un giocatore

COSENZA – Il sindacato confederale UGL, insieme con l’I.P.A. (International Police Association) hanno promosso l’incontro di studio “Ludopatia: quali risposte a questo fenomeno sociale?”. 

L’evento si terrà domani, sabato, a Cosenza, alle ore 10,30 nella chiesa di S. Giovanni Battista in via De Rada ingresso A2 Cosenza sud.

«La ludopatia colpisce oltre 1 milione e 300mila italiani, dei quali almeno 12mila (il 10%) sotto cure medico-psicologiche.

In Calabria il gioco d’azzardo è cresciuto in modo abnorme, arrivando a quasi 2 miliardi di euro (paragonato alla popolazione calabrese equivale ad una spesa pro capite annua di circa 1000 euro!).

La provincia dove si gioca di più è quella di Cosenza, in cui sono stati spesi 637 milioni di euro, seguita da Reggio con 577 milioni e Catanzaro con 307 milioni (dati settembre 2021 diffusi dal progetto “Gap” della Regione)».

La rilevanza del fenomeno, ormai non è da sottovalutare poiché si sta espandendo a macchia d’olio, causando danni economico-sociale e disturbi psicologici legati all’ossessione da gioco.

Interverranno il Sostituto Procuratore della Procura Generale presso la Corte d’Appello di Napoli, Valter Brunetti, la segretaria nazionale Scuola Ugl, Ornella Cuzzupi, il Presidente del Centro di Solidarietà “Il Delfino”, Renato Caforio.

Porteranno indirizzi di saluto, il Questore di Cosenza, Michele Spina, il vicepresidente della Provincia, Giancarlo Lamensa, il presidente regionale IPA, Carlo Figliomeni, il Segretario Confederale dell’Utl di Cosenza, Guglielmo Nucci.

I lavori, coordinati da Filippo Salatino, del Centro Studi e Comunicazione dell’Ugl Calabria, verranno conclusi da mons. Piermaria Del Vecchio, cappellano della Polizia e parroco di s. Giovanni Battista.

L’UGL è costantemente intervenuta sui più allarmanti fenomeni dei nostri territori, specie giovanili, alcool droga e ludopatia, consapevole del ruolo di sindacato moderno che, non deve limitarsi solo agli aspetti riguardanti tutela del lavoro e dei lavoratori, ma farsi carico anche dei problemi sociali.

In ciò ci si è trovati in sintonia con l’azione non solo repressiva ma dialogante e propositiva del nuovo Questore, Maria Spina, la sensibilità del mondo cattolico e dell’associazionismo, l’interessante progetto regionale “La salute non è un gioco”, di cui il Centro “Il Delfino” è fra i realizzatori, ed il lavoro di ricerca sulla Ludopatia del dottor Brunetti, impegnato nella duplice veste di magistrato e di studioso dei problematiche sociali e del Diritto per il Centro Studi “Livatino”.