La corte d'Appello di Catanzaro

COSENZA

 – La Corte d’Appello di Catanzaro ha assolto Luigi Arturo Ambrosio e Franco Antonio Ruffolo «perché il fatto non sussiste».

Una controversia giudiziaria lunga 13 anni quella che ha coinvolto i due imputati nell’inchiesta denominata “Villa Verde”, relativa al “sistema” adottato per consentire ai boss di sfuggire al carcere attraverso false perizie mediche ottenute con la connivenza di medici, avvocati e pubblici ufficiali.

In primo grado sono, lo ricordiamo, Ambrosio era stato condannato a 6 anni e 6 mesi, mentre Ruffolo a 5 anni. Assolti Gabriele Quattrone e Caterina Rizzo.

La clinica psichiatrica situata a Donnici, era diventata – per l’accusa – una sorta di buen retiro per gli uomini della mala che preferivano la casa di cura al carcere. Andrea Mantella, collaboratore di giustizia, ha confessato di esserci finito dentro grazie ai buoni “uffici” operati dagli avvocati e corrompendo periti che avallarono la sua simulata depressione.