CATANZARO – «Teniamo duro! Ripetuto a gran voce dal palco al passo del Brennero dal presidente regionale della Coldiretti, Franco Aceto. Nel suo intervento davanti a migliaia di agricoltori, confermando le ragioni della protesta, Aceto ha reso noto, che insieme ad altri orrori, è stato intercettato e smascherato un tir carico di patate, ben 21 tonnellate, provenienti dalla Germania e destinate ad una azienda industriale del crotonese».

Lo afferma Coldiretti Calabria, in nota, presente alla maxi manifestazione degli agricoltori stamattina nel Brennero.

«Patate lavorate a stick e gratinate, precotte e surgelate, che magari poi per esaltarne la qualità venivano presentate come patate della Sila. Un danno alle nostre produzioni di qualità. Un’azione, questa della Coldiretti, che continuerà anche domani resa necessaria dagli arrivi incontrollati di alimenti dall’estero che spesso non rispettano le stesse regole di quelli nazionali e fanno così concorrenza sleale alle nostre produzioni facendo crollare i prezzi pagati agli agricoltori», conclude.

Oggi e domani migliaia di agricoltori si sono recati al valico italo-austriaco per verificare, contestualmente alle operazioni delle forze dell’ordine, il contenuto di tir, camion frigo ed autobotti.

«Il Brennero è un luogo-simbolo per il passaggio dei falsi prodotti made in Italy che invadono il nostro mercato ed è da qui che rilanciamo la nostra battaglia sulla trasparenza dell’origine in etichetta che è un diritto dei cittadini europei», afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini.

L’obiettivo della mobilitazione dichiarato dall’organizzazione agricola è «difendere la salute dei cittadini e il reddito degli agricoltori, estendendo l’obbligo dell’indicazione di origine in etichetta a tutti i prodotti alimentari in commercio nell’Ue».
Dal Brennero viene anche lanciata «la raccolta di firme per una proposta di legge europea di iniziativa popolare sulla trasparenza di quanto portiamo in tavola: l’obiettivo è raggiungere un milione di adesioni». La richiesta degli agricoltori al Brennero è di «maggiori controlli per bloccare le truffe a tavola: come patate straniere vendute come italiane o dei falsi carciofi brindisini di provenienza africana, o dell’olio di semi venduto ai ristoranti romani come extravergine. Porti e valichi di frontiera – denuncia Coldiretti – non possono più essere un colabrodo da cui passa di tutto».