AMANTEA (Cs) – Il consigliere comunale di minoranza e candidato a sindaco alle recenti elezioni amministrative, Luigi Socievole, con il gruppo “Cambiamo rotta”, al consiglio comunale di questa mattina, prendendo spunto dal Dup – documento unico di programmazione – per sottoporre all’attenzione dell’Assise una riflessione sulla recente decisione della giunta di sospendere le procedure di assunzione di 4 dipendenti, che erano ormai in dirittura d’arrivo e prossime alla formalizzazione.
«Decisione ovviamente legittima, di competenza della giunta comunale, che a nostro avviso non risulta però adeguatamente motivata, né supportata con argomenti pregnanti, quanto piuttosto con un generico richiamo “all’accertata reale situazione finanziaria dell’ente circa il mancato ripiano del disavanzo 2020 di euro 8.325.013, nonché alla non definizione delle misure straordinarie di cui all’art. 268 comma 2 e dell’art. 268 bis, …per cui si ritiene necessario, al fine di salvaguardare l’equilibrio di bilancio, sospendere le assunzioni programmate con delibera della G.C. n.10 del 24/1/2023, al fine di non appesantire la spesa corrente che si concretizzerebbe e che esporrebbero l’ente ad una situazione di forte squilibrio a seguito del ripiano del disavanzo”».
La giunta, in sostanza, «ha subito e fatta propria l‘unica misura che le è stata prospettata dal responsabile finanziario, invero con intenti prudenziali, sempre auspicabili e condivisibili in linea di principio ma oltremodo limitanti, nella fattispecie, della futura attività amministrativa».
In particolare «il disavanzo di 8.325.013 del 2020 non ripianato e la non definizione della 268 sono aspetti di un contesto analogo che non ha impedito a Cosfel, in presenza di un disavanzo 2021 di ben 10.657.096 e in assenza di esito del ricorso alla Procedura di riequilibrio ex 243 bis di approvare il piano triennale del fabbisogno di personale 2023/3025 e la rideterminazione della dotazione organica».
E, ancora: «Rileviamo altresì che l’assunzione delle 4 persone – ampiamente compensata dalle cessazioni avvenute prima, durante e dopo il 2023 – non avrebbe comportato un aumento della spesa del personale rispetto a quanto avvenuto nell’ultimo rendiconto approvato».
Sembrerebbe allora che «l’unico costo da tagliare sia quello del personale e che, per paradosso, se fosse possibile, in assenza delle predette cessazioni si sarebbe proceduto con licenziamenti per pari importo? Noi crediamo di no e che si sarebbero trovati altri centri di costo da tagliare».
A cominciare da quelli che «sono veri e propri sprechi, passando per i costi che contemplano un servizio ai cittadini e giungere per ultimo a quei costi che contemplano endogene capacità di generare entrate e/o quantomeno di autofinanziarsi in tutto o in parte come, appunto, le spese per il personale».
Si pensi per un attimo «alla risorsa che a fronte di un costo di circa 18 mila euro, procurerà nell’anno corrente entrate per circa 300.000 da definizione pratiche condono anno 1985. Non tutte le risorse hanno questa capacità di generare entrate ma risultano indispensabili, nei vari uffici, penosamente scoperti di figure professionali che consentano di cogliere, come è stato già evidenziato dai colleghi, le opportunità offerte dalla legislazione vigente».
Per “Cambiare rotta” sarebbe bastato «aggredire gli sprechi ed in particolare quelli che si annidano nella raccolta indifferenziata. Il costo che sopporta il nostro comune è doppio rispetto al vicino comune di Paola. Basterebbe agire con tenacia contro questo obbrobrio per ottenere un ben più cospicuo risparmio rispetto alla spesa sterilizzata con la sospensione delle assunzioni».
E che dire «della possibilità di agire, sul fronte delle entrate, sulla montagna dei tributi correnti e pregressi e sul recupero delle massicce somme accantonate al FCDE».
Non si può, «per una visione riduttiva e statica delle politiche di bilancio, buttare al macero le attività e le promesse di più di un anno di serrato impegno. A cominciare dall’approvazione di ben 5 bilanci consolidati (remember capitani coraggiosi), passando per l’approvazione del piano triennale dei fabbisogni di personale, dell’agognata approvazione della Cosfel del piano triennale dei fabbisogni di personale 2023/2025 e rideterminazione della pianta organica, del bilancio di previsione 2023/2025, dell’adozione del PIAO, per giungere finalmente delibera della G.C. del
8/11/2023 recante “atto d’indirizzo reclutamento del personale – Piano triennale del Fabbisogno del Personale – anno 2023».
Socievole, pertanto, si chiede «perché non riesaminare il provvedimento? Perché buttare all’aria una autorizzazione Cosfel così faticosamente ottenuta? Il rodaggio per l’amministrazione, dopo quasi 2 anni, si deve ormai considerare concluso. Giustamente la città attende una svolta e un cambio di passo. La giustificazione della carenza di personale, ovviamente, ora non sarà più invocabile».
Socievole, infine, tra i provvedimenti adottabili per risparmiare sulle spese e investire nelle assunzioni di personale ha altresì suggerito a sindaco e assessori di rinunciare agli stipendi così come promesso in campagna elettorale. Una soluzione sulla quale si è trovata concorde anche la consigliere di minoranza e capogruppo di “Per Amantea”, Emilia Di Tanna.
stefaniasapienza@calabriainchieste.it