REGGIO CALABRIA – «La Città ha uno straordinario bisogno che il Museo sia parte integrante e protagonista del futuro del territorio. Ed è ciò che sta accadendo. Il Museo non può e non deve essere un corpo estraneo. Le aree archeologiche e i beni culturali della trimillenaria storia della nostra città hanno bisogno di un catalizzatore che non può essere altro che il museo».
Così il sindaco Giuseppe Falcomatà durante la sigla del verbale di consegna dell’immobile “Palazzo Piacentini” al Museo Nazionale di Reggio Calabria, da parte di Antonio Arnoni, Responsabile del Servizio Territoriale Città Metropolitana di Reggio Calabria dell’Agenzia del Demanio, a Fabrizio Sudano, direttore del MArRC, alla presenza del Direttore Regionale Vittorio Vannini e del Vice-Direttore Regionale Teodora Neri dell’Agenzia del Demanio.
«Intorno al museo la città può crescere e con esso vanno costruite sinergie di sviluppo come stiamo facendo – ha spiegato il primo cittadino – Vi ringraziamo perché ospitate da sempre tantissimi reperti che raccontano la storia di Reggio e ne recuperano la memoria storica. Non è un mistero che insieme al direttore Sudano stiamo lavorando per riportare alla luce tanti reperti che raccontano varie fasi della storia della nostra città».
«Con l’atto amministrativo di oggi – ha concluso Falcomatà – si supera una difficoltà che negli anni aveva creato problematiche. Grazie a questo atto i rapporti diventano bilaterali tra il Comune, proprietario dell’immobile e il Museo che è concessionario dell’immobile stesso. Colgo l’occasione per ringraziare il direttore Sudano che ha deciso di sanare questo vulnus. Tra le attività di riconnessione del museo con le attività del tessuto culturale cittadini ricordo i lavori che stiamo realizzando al tempietto con un progetto del museo che riporterà alla luce reperti archeologici di proprietà comunale e che sono stati ospitati a palazzo Piacentini e che saranno esposti per la fruibilità di turisti e cittadini».
«L’atto di oggi è una formalità amministrativa ricercata dal direttore del museo e che noi abbiamo assecondato. Oggi chiudiamo la parte amministrativa e si saprà sicuramente valorizzare una struttura che si prepara ad essere volano di sviluppo non solo per Reggio ma per tutta la Calabria» ha aggiunto Vannini.
Per il direttore Sudano: «E’ la volontà concreta di essere riconosciuti autonomi in tutto. Abbiamo una responsabilità enorme ma faremo le cose in sinergia con demanio e Comune, saremo il loro fiore all’occhiello per la cultura».
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