AMANTEA (Cs) – Il sindaco di Amantea ha rilasciato delle dichiarazioni sulla “passeggiata e sul sit-in in Via Margherita a sostegno della Sanità e della Viabilità del territorio”.
Dichiarazioni che hanno suscitato l’indignazione della consigliera comunale di minoranza e capogruppo di Per Amantea, Emilia Di Tanna, la quale non è riuscita ancora a comprendere se il sindaco fa finta di non ascoltare oppure l’uscita delle sue sortite sui social sia ben studiata.
Da mesi, infatti, la consigliera sta chiedendo alla maggioranza in carica di portare a compimento quanto promesso in campagna elettorale, ma il primo cittadino si è reso conto solo di oggi di determinate urgenze. Vediamo quali.
«Riteniamo sia utile sottolineare la nostra, in quanto gruppo di Opposizione, soddisfazione per la presa di coscienza della Maggioranza di alcune delle urgenze di cui il nostro comprensorio soffre, non certo da oggi. E’ più di un anno che chiediamo all’amministrazione Pellegrino di occuparsi dei problemi urgenti che rappresentano le reali criticità per i nostri cittadini relativamente ai servizi al territorio, attraverso prese di posizione nette, unitarie, di tutela della salute pubblica», ha esordita la consigliera Di Tanna.
Finalmente «ci ha ascoltato! Finalmente, con la passeggiata su Via Margherita Il nostro Sindaco si renderà anche conto di quanto si debba fare per il “decoro urbano” del nostro centro commerciale all’aperto insieme, però, a Via Vittorio Emanuele e Corso Italia a Campora San Giovanni che stanno, tutte insieme, soffrendo di un vero e proprio abbandono».
Il sindaco «è finalmente riuscito ad affermare “uniti si vince”. Finalmente si è reso conto che l’unione territoriale è una risorsa alla quale attingere non per rifarsi il “maquillage”, ma per consolidare in maniera non solo “nominale” , ma bensì “sostanziale, concreta”, quei rapporti tra Comune Capofila e Comuni Comprensoriali che sono necessari per una finalità comune: “tutelare gli interessi di tipo economico, strutturale, infrastrutturale, culturale, turistico e ambientale di un territorio che necessita di un reale rilancio».
Ma per far tutto ciò «il nostro Comune ha bisogno di una maggioranza unita non solo per fare passeggiate, ma per lavorare adeguatamente e concretamente per la realizzazione di tutti quei progetti che sono stati portati a definizione ed affidamento già tra la metà e la fine del 2023».
Tutto questo è stato possibile «grazie all’alacre lavoro di una professionista capace di anteporre l’interesse del territorio al proprio e capace di lavorare anche a titolo gratuito ed oltre i propri reali compiti per riprendere, portare a termine e dare in affidamento tutta la serie di progetti già presenti in Comune e tanto decantati da questa maggioranza come “propri”, per poi ottenere come risultato da parte di questa Amministrazione “il non essere riconfermata”».
Che fine hanno fatto «tutti quei progetti elencati da questa Maggioranza ed ancora mai visti o addirittura persi, come per esempio la sostituzione della illuminazione proprio di Via Margherita con un nuovo impianto fotovoltaico (circa euro 60000) Perché non riconfermare risorse umane e professionalità capaci di abnegazione verso uno dei settori più critici del nostro apparato comunale, come l’Ufficio Tecnico e scegliere chi non ha dimostrato altrettanta capacità?».
E invece «questa Maggioranza passeggia, fa sit-in, non presenta i suoi consuntivi, ma in Consiglio Comunale porta ad approvazione punti “sensibili” all’OdG che, in barba alla legalità, si cerca di far passare con riferimenti normativi e documentali fasulli».
Questa è «la reale situazione verificatasi il 10 aprile scorso in cui abbiamo fatto mettere a Verbale quanto segue: “al punto 3 dell’OdG “Aggiornamento del piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari 2024/2026” abbiamo dovuto dichiarare che sarebbe stato necessario annullare la discussione del punto stesso in quanto ci sono errori che invalidano un elemento sostanziale della tabella dei beni alienabili fornita come documentazione di riferimento a tutti noi consiglieri comunali: punto 7 della tabella».
Per quel che attiene alla colonna “delibera comunale” «non riusciamo a capire il richiamo alla delibera comunale 188 del 2016, visto che tale delibera è stata annullata dalla successiva delibera numero 51 del 29 marzo 2018».
Ciò che risulta strano è che «come base teorica di riferimento per l’eventuale transazione sul bene immobiliare in questione sia stata richiamata una delibera ormai inesistente».
Due sono le possibili motivazioni:
«o non conoscete o fante finta di non conoscere gli adeguati elementi di riferimento inerenti gli atti comunali che citate».
In ogni caso, soprattutto per questo ultimo elemento, «il terzo punto all’ordine del girono non può essere messo a votazione“».
«E’ necessario, quindi, che la cittadinanza sappia che, mentre si passeggia, in Consiglio si tenta di far passare qualcosa che non è a favore dell’interesse collettivo, ma che risponde a logiche tutte interne alla Maggioranza di governo!».
«Ma per la tutela degli interessi del nostro Comune, la nostra sorveglianza continuerà a tutela del bene pubblico».
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