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Europee, Granata: «Conte non metta la testa sotto la sabbia, il suo rappresentante siede con De Cicco»

Il leader del M5s parla di coerenza sul caso Bari, ma Granata gli fa notare che a Cosenza il suo rappresentante siede con un assessore imputato perché ritenuto partecipe di un’associazione a delinquere con l’aggravante della mafiosità»

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Maximiliano Granata

COSENZA – Il presidente dell’Associazione Legalità Democratica, avvocato Maximiliano Granata, punge Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, in tema di candidature in vista delle elezioni europee.

A Cosenza, infatti, il rappresentante di Conte – è questa la denuncia politica di Granata – «siede con con De Cicco, assessore imputato perché ritenuto partecipe di un’associazione a delinquere finalizzata al gioco illecito con le macchinette ed intestazione fittizia di beni, con l’aggravante della mafiosità».

«Sul caso Bari – attacca Granata – Giuseppe Conte accompagnando il suo candidato alle Europee Pasquale Tridico dichiara “Credo che il concetto di lealtà debba essere maneggiato con cura per l’igiene della politica.

Dobbiamo essere leali con i cittadini, leali e coerenti con i principi e i valori che professiamo tutti noi politici quando andiamo in tv e declamiamo gli slogan.

Quindi, di fronte a scandali, di fronte a inquinamento, perché non stiamo parlando di inchieste che riguardano genericamente casi isolati, ma di fronte a inchieste che vanno a toccare proprio l’inquinamento del voto, lo scambio politico elettorale eccetera, le infiltrazioni anche della malavita, se la politica mette la testa sotto alla sabbia non è leale e fedele alla parola data, ma è una politica malata”.

Poi però non si accorge – commenta Granata – che nella città di Cosenza, un rappresentante del movimento cinquestelle, siede tra i banchi della giunta con un assessore imputato perché ritenuto partecipe di un’associazione a delinquere finalizzata al gioco illecito con le macchinette ed intestazione fittizia di beni, con l’aggravante della mafiosità.

Se Conte è coerente con le sue dichiarazioni non metta la testa sotto la sabbia e faccia dimettere il suo assessore dalla giunta del Comune di Cosenza», conclude il presidente dell’Associazione Legalità Democratica, Maximiliano Granata.