REGGIO CALABRIA – Passa in consiglio comunale il Bilancio di previsione finanziario 2024/2026. La seduta si è aperta con l’intervento dell’Assessore a Bilancio, Programmazione economica e finanziaria, Tributi Domenico Battaglia, che ha ripreso le parole del sindaco Giuseppe Falcomatà, rese in sede di commissione Bilancio qualche giorno fa: «Siamo riusciti a trasformare un elemento di negatività, una situazione debitoria ereditata, in un elemento di riflessione da parte del governo nazionale prima, e successivamente della Corte Costituzionale, con la sentenza 115 del 2020, e cioè che ai comuni non si debba dare tempo ma si debbano dare risorse».

Come specifica l’assessore: «Reggio esempio di scuola di una inversione di tendenza rispetto ai comuni in difficoltà che presentano condizioni socio-economiche svantaggiate. Un percorso, difficile, sofferto portato avanti con rigore e soprattutto credibilità che ci consente oggi di portare in aula un bilancio in sicurezza, ma con una vigilanza sempre attenta ai conti per rispettare il patto con lo Stato di 135 milioni in vent’anni. Un bilancio a pareggio per complessivi 656 milioni di euro».

Battaglia ha chiarito quali sono state le tre linee direttrici che hanno ispirato l’azione. «Intanto lo sviluppo del territorio: grazie ad un corposo e importante Piano delle opere pubbliche e grazie soprattutto alla rinnovata capacità dell’Ente di attrarre risorse finanziarie esterne come il caso del Museo del Mediterraneo, i Pinqua e l’acquisto dei bus elettrici».

E ancora «Gli interventi concreti sull’occupazione e sul precariato, le nuove assunzioni (non succedeva da più di 20 anni) che generano maggiore fiducia nei nostri giovani. E le attività di agevolazione contributiva con il vantaggio che si favorisce l’emersione dall’evasione, generando un effetto positivo sui conti dell’Ente».

Per l’assessore una battaglia politica significativa dovrebbe essere quella di liberare bilanci dei comuni dai continui accantonamenti richiesti dallo Stato, soprattutto nei territori che presentano criticità come il nostro. Quante risorse potrebbero essere destinate a sostenere misure di crescita e sviluppo» ha concluso, ringraziando tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita dell’obiettivo dai dirigente e ai funzionari del settore, il direttore generale, al presidente della commissione Bilancio Cuzzocrea, ai dipendenti e ai nuovi assunti del Comune, all’ex assessore Irene Calabrò. Successivamente i dati tecnici sono stati presentati dal dirigente del settore Finanze Francesco Consiglio, insieme alla ratio della costruzione del bilancio, maturato, in primis, sulla riduzione del disavanzo.

Il consigliere Franco Barreca ha evidenziato: «C’è grande soddisfazione per aver raggiunto un bilancio in pareggio. Nelle scorse ore abbiamo assistito al primo passo importante che ci consentirà di ridurre la pressione tributaria sui cittadini, in particolare sulle fasce deboli. Visto che veniamo da un dramma di bilancio che non viene da questa Amministrazione, ma che abbiamo ereditato, mentre noi ogni anno abbiamo portato bilanci in pareggio. Oggi le nostre partecipate sono tutte in salute. Abbiamo messo insieme fondi ulteriori nel campo del sociale e ci siamo spesi per l’abbattimento del precariato: finalmente, dopo anni, tutti i dipendenti avranno un contratto a 36 ore per come prevede la legge. Questo bilancio è uno spartiacque, una svolta importante. L’Amministrazione guidata dal sindaco Falcomatà può iniziare a lavorare su un piano diverso».

Antonino Castorina ha poi affermato: «Ci troviamo di fronte a un bilancio generazionale che ci proietta verso un orizzonte diverso rispetto a quello che c’era fino a ieri, perché mette un primo tassello rispetto alla sfida che riguarda chi viene dopo di noi: per la prima volta valutiamo un testo economico dopo l’uscita dal Piano di rientro. Ed è un cammino pensato insieme, con una sfida importante contro chi immaginava si potesse tracciare un percorso diverso, mandando l’ente in default. Una sfida vinta insieme. Un bilancio che porta una ventata di novità sul welfare, un’opportunità per tutti coloro che hanno bisogno. E poi la pianta organica potenziata: dove vale il concetto che al Comune si viene a lavorare non perché si conosce qualcuno, ma perché si conosce qualcosa».

«Il documento di bilancio – ha poi spiegato il consigliere Carmelo Versace – è la migliore risposta che poteva dare l’Amministrazione Falcomatà: un documento precursore alla sfida, col rispetto degli equilibri economici, sintesi di scelte in una visione alta ma realistica della città. Un bilancio che conferma i capisaldi e le linee di indirizzo del sindaco, un bilancio senza tagli ai servizi, con una programmazione delle risorse sugli investimenti. Basti pensare al lavoro del presidente Sera col piano triennale che può far vedere i primi frutti. Si è portata avanti la doverosa azione della lotta all’evasione, grazie ai riscontri fatti nel 2022 e 2023, che oggi ci consentono di avere un bilancio più vero. La novità sull’avviso della Tari, come ha detto il sindaco, un provvedimento per tendere la mano, la carezza fatta ai più deboli che non risolve i problemi, ma che guarda alle fasce deboli dando un segnale che si aspettava da tempo. Nessuno ha parlato di ciò che si è fatto per i lavoratori di Castore, dagli assessori Gangemi a Battaglia, per il lavoro di prospettiva per garantire un futuro più roseo. Voteremo questo bilancio che sia quello della svolta che non ha precedenti, che da speranza a chi vuole contribuire al miglioramento del territorio».

Deborah Novarro per il gruppo Italia Viva ha ringraziato: «Coloro che hanno lavorato in modo continuativo per arrivare al risultato di oggi. A chi ha parlato nel suo intervento di “palude”, ricordo come siamo arrivati palude e che da questa palude siamo riusciti a uscire grazie ai sacrifici dei cittadini e al lavoro della nostra Amministrazione. Un bilancio che arriva in anticipo rispetto alle scadenze nazionali, in linea con l’accordo fatto col governo e che ci ha consentito di uscire dal Piano di rientro. Siamo entrati in una fase che prevede di fare scelte politiche che vanno incontro alle fasce più deboli. Spunti importantissimi che danno un segno del tracciato che ci ha portato all’approvazione di un bilancio di ombre e incertezze».

Il capogruppo Pd Francesco Sera, nel suo intervento, ha fatto il punto sulle «tante azioni di coraggio, portate avanti in questi anni dall’Amministrazione Falcomatà per dare una prospettiva a chi verrà dopo di noi. Siamo andati incontro alle famiglie contribuendo con un bonus per chi ha necessità, i servizi all’infanzia, la riapertura degli asili, da Gebbione ad Archi. Non è poco, dopo anni di buio pesto, c’è un’Amministrazione amica che quando può interviene. Abbiamo detto no al dissesto, al fallimento di un’intera città, siamo stati coraggiosi ad affrontare la situazione tutti insieme. Le azioni di coraggio sono anche l’aver scongiurato il fallimento di Atam, l’aver trovato soluzioni ai licenziati nelle società miste. Di sicuro ho imparato in questi anni che i tempi della politica non sono quelli della burocrazia. Vanno fatti piccoli passi avanti adesso per portare ancora più risultati al welfare, per aprirsi al mondo della cultura. Abbiamo avuto il coraggio di risalire la china dal buio, per questo sono fiducioso sul futuro di questa città».

Per il consigliere Filippo Burrone: «Anziché divertire questa città abbiamo deciso di governarla, lo abbiamo fatto con coraggio. Ci vuole coraggio, come quello del presidente Cuzzocrea che ha brillante condotto i lavori della commissione Bilancio. Ricordo all’opposizione che come gruppo Democratici progressisti avevamo chiesto l’aumento a 36 ore per i dipendenti del Comune. Reggio Calabria è il Comune a zero precariato, un percorso che viene da lontano ad oggi completato. E ancora ci vuole coraggio ad andare avanti in maniera testarda e scegliere la strada più difficile rispetto a quella semplice del dissesto, sapevamo che andavamo incontro a 10 anni di sacrifici. Per i servizi pubblici essenziali oltre che coraggio c’è voluta l’autorevolezza di una classe dirigente che aveva deciso di governare la città con amore e passione. Lavoreremo affinché il milione di euro sia solo un inizio di un segnale che dovevamo a questa città. Quando si va incontro ai bisogni della gente bisogna essere orgogliosi. E’ questo il modo in cui bisogna stare vicino alle persone, perché non si può fare politica sulla loro pelle».

Il consigliere Giuseppe Giordano infine: «Un dibattito ordinato – ha commentato – nell’annunciare il mio voto positivo al bilancio, sottolineo la direzione inequivocabile dello stanziamento a favore delle famiglie deboli che ha il presupposto di creare un percorso virtuoso per mettere le categorie deboli in condizione da regolamentare le loro posizioni. Questa città ha dovuto fare dei sacrifici, ma le politiche messe in campo hanno portato i risultati scritti in questa manovra che inizia a dare respiro rispetto a servizi essenziali».

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