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Atti delittuosi in paese, condanna unanime dell’Assise sanlucidana

Il sindaco Cosimo De Tommaso: “Ci sono fenomeni che dobbiamo tenere sotto controllo e denunciare perché San Lucido non può e non deve essere la terra di nessuno"

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Il sindaco Cosimo De Tommaso

SAN LUCIDO (Cs) – All’unanimità, il consiglio comunale di San Lucido, convocato in seduta straordinaria e pubblica, si è espresso, con determinazione, condannando gli atti delinquenziali verificatisi nelle scorse settimane, chiedendo, altresì, maggiori controlli sul territorio.

Maggioranza e minoranza hanno inteso fare sintesi su una problematica assolutamente da non sottovalutare, ovvero la sicurezza pubblica e la criminalità.

Dobbiamo alzare il livello della legalità percepita. L’occhio diventa importante, anche perché se in giro non si vedono né vigili e né altre forze dell’ordine, ci si sente abbandonati.

Ecco perché chiediamo maggiore presenza e maggiori controlli” – sono state le parole del sindaco Cosimo De Tommaso, il quale, nel corso del suo intervento, ha continuato: “Ci sono fenomeni che dobbiamo tenere sotto controllo e denunciare, perché San Lucido non può e non deve essere la terra di nessuno. Dobbiamo anzi essere e diventare un presidio di legalità e per addivenire a ciò non dobbiamo arretrare di un millimetro di fronte a qualsiasi forma di criminalità.

D’altronde, il popolo ci ha votati anche per essere sentinelle ed il nostro comportamento deve essere teso ad estirpare la malapianta, immaginando una Calabria libera da vincoli omertosi e di criminalità. Auspico, per questo, una unità di intendi e di azione su questo campo”.

All’appello del primo cittadino, le minoranze rispondono presente.

Dapprima “Avanti San Lucido”, con la capogruppo Roberta Provenzano che ha sottolineato: “Esprimiamo grande soddisfazione per questo consiglio, la cui convocazione è stata da noi richiesta.

Nel documento che lasciamo agli atti, sintetizziamo una serie di proposte utili al miglioramento della sicurezza urbana nel territorio, evidenziando l’importanza che la lotta alla criminalità sia un battaglia che coinvolga l’intera amministrazione, senza distinzione di colori politici; una lotta rispetto alla quale non si può indietreggiare di un solo passo. Tale documento, che ha riscontrato unanime consenso, sarà la base di lavoro per un’azione congiunta”.

Chiaro e conciso anche l’intervento del capogruppo di “Cambiare si può”, Caterina Bruno: “Dobbiamo accendere i riflettori e chiedere maggiore attenzione e maggiore presenza dello Stato. Questo consiglio comunale sarebbe inutile se non ne seguissero fatti ed atti concreti. Proprio per questo, mi sono già attivata, attraverso alcuni parlamentari della Repubblica, per richiedere maggiori unità di personale all’interno della locale stazione dell’Arma dei Carabinieri.

Ad ogni modo, ci saremmo aspettati, dall’Amministrazione comunale, un impegno serio già dal suo insediamento e non soltanto a fatti avvenuti. Anche oggi, ad esempio, sarebbe stato opportuno invitare i componenti di organismi di commissioni parlamentari antimafia nazionali e regionali, preposti alla prevenzione e repressione del fenomeno mafioso o alla vigilanza sull’azione dei poteri dello Stato e delle autonomie locali”.

Nel corso della seduta, sono intervenute anche il vice sindaco Elisabetta Bonaiuto, l’assessore Floriana Chiappetta ed il capogruppo di maggioranza Valeria Pizzuti.

giovannifolino@calabriainchieste.it