Il segretario del Pd, Enzo Giacco

AMANTEA (Cs) – “Come puoi difenderti da qualcosa che promette, promette, e non mantiene mai?”. Esordisce così, in una nota stampa, il Partito democratico amanteano, di cui è segretario Enzo Giacco, dopo il chiarimento del sindaco Vincenzo Pellegrino in consiglio comunale sugli stipendi e indennità di carica percepiti, e smentito dal video pubblicato da Calabria Inchieste.

Pellegrino, durante la seduta del consiglio, aveva sottolineato di aver preso impegni solo per lui e non per gli altri esponenti di maggioranza, ma nelle riprese effettuate durante la campagna elettorale – e divulgate sui social dal candidato alle recenti elezioni Andrea De Luca – proprio il sindaco promette ai cittadini che nessuno avrebbe percepito nulla.

«Sulla questione delle indennità degli amministratori comunali – scrive il Pd – nessuno mette in discussione il fatto che chi lavora abbia diritto ad essere pagathttps://www.calabriainchieste.it/2024/04/23/stipendi-di-sindaco-e-assessori-amanteani-ecco-il-video-che-incastra-pellegrino/

Il problema è un altro, «ovvero la promessa fatta dal Sindaco di non percepirle, durante un pubblico comizio in campagna elettorale. Un passaggio che avrà contribuito alla vittoria di NeaPolis. Se, poi, però non mantieni la parola è difficile che ciò venga perdonato».

E, ancora: «Ritengo che l’errore da parte del Sindaco sia stato quello di prendere un impegno, oltre che per sé, anche per tutti gli altri. Lo avevano concordato prima? Viste le reazioni di oggi parrebbe di no».

Probabilmente il Sindaco «avrà sottovalutato la cosa. Magari riteneva che non avrebbe vinto e che, conseguentemente, il problema non si sarebbe posto».

Avrà pensato «che dirlo in quel momento non costava nulla e che c’era solo da guadagnarci in termini di consensi. Costa, però, oggi perché se “pensioni, comodini e soldini” vengono, invece, percepiti diventa complicato trovare giustificazioni».

Con l’effetto moltiplicatore che «espone i componenti della giunta che si sentono, invece, “legittimati” a percepire l’indennità!
Insomma, un pasticcio! Nei poco più di due anni di consiliatura rinunciai a tutti i gettoni e alla completa indennità di presidente del consiglio comunale per finanziare decine di borse di studio, senza – tuttavia – avvertire la necessità di urlarlo ai quattro venti: né prima, né durante e né dopo».

Fece lo stesso «l’Assessora Francesca Policicchio. Così anche Caterina Ciccia durante la sua presidenza. Non sono casi isolati nel “terribile” passato! Un atteggiamento più sobrio in campagna elettorale avrebbe evitato questa brutta figura a NeaPolis. Ma in quel tempo era facile promettere la luna. Oggi che le promesse devono essere mantenute lo è molto meno».

stefaniasapienza@calabriainchieste.it