Un momento dell'incontro

REGGIO CALABRIA – Proseguono le interlocuzioni tra il Comune di Reggio Calabria e l’Agenzia del Demanio sul futuro assetto della città di Reggio Calabria. Un nuovo incontro nella sede di via Miraglia per sinergie operative che hanno trovato larga condivisione.

All’incontro c’erano il sindaco Giuseppe Falcomatà, l’assessore Domenico Battaglia, il Direttore generale Demetrio Barreca, insieme ad Antonio Arnoni, Responsabile del Servizio Territoriale Città Metropolitana di Reggio Calabria dell’Agenzia del Demanio e al Direttore Regionale Vittorio Vannini.

In particolare si è discusso di una personalizzazione degli obiettivi nel rispetto degli obblighi e dei vincoli dei beni, ben valutando le criticità esistenti ma con la grande apertura di entrambi gli Enti a trovare soluzioni. «Tutto considerando una visione unitaria della città che possa salvaguardare gli investimenti. Ci veniamo incontro con l’obiettivo comune degli interessi pubblici» hanno spiegato i responsabili dell’Amministrazione comunale a margine dell’incontro.

L’intesa rientra nel cosiddetto Piano Città, un piano nazionale del Demanio che ha scelto Reggio tra le città sulle quali operare. Il Piano Città degli immobili pubblici è un nuovo modello di valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico, proposto dall’Agenzia del Demanio, coerente con la pianificazione comunale, con i fabbisogni della Pubblica Amministrazione e le esigenze della cittadinanza, in un’ottica di sviluppo, crescita sociale, economica e culturale. Al Piano Città seguirà poi la concezione del Piano azione che coinvolgerà anche la Città metropolitana di Reggio Calabria e l’Università e altri attori.

«A questi strumenti – hanno proseguito gli Amministratori della Città – si potrà accedere con la prossima sigla di un accordo quadro per darvi attuazione. Un accordo su obiettivi che riguardano aree strategiche della città, in armonia con la progettazione in atto. In un’ottica che prevede soluzioni di comune utilità, siamo al lavoro per il riordino di situazioni pregresse da inserire nella visione complessiva di sviluppo del territorio fissata nei documenti programmatici».

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