AMANTEA (Cs) – Il politico amanteano Vincenzo Lazzaroli lancia l’allarme sullo stato di pericolo della strada statale 18 – dove da tempo non risultano più funzionanti i semafori (mancano le lampadine) – e chiede interventi urgenti all’amministrazione comunale del sindaco Vincenzo Pellegrino anche per lo stato di abbandono in cui versa il territorio.
«L’amministrazione comunale di Amantea è al semaforo rosso per non essere ancora riuscita a smuovere l’inerzia che opprime la nostra città sia in campo economico che sociale, e non solo».
Diciamola tutta! «Per quanto attiene anche al decoro urbano e alla sicurezza stradale, ormai da mesi il territorio si trova ad affrontare una situazione preoccupante».
Prova ne sia «l’invasione dei semafori “Zombie” lungo tutto il tratto cittadino della SS18 di Amantea, fino a quello di Campora San Giovanni. Per tale motivo, si è levato nuovamente forte il grido di allarme di tanti cittadini e commercianti e questa volta, non potevo non ascoltarlo».
E sì, perché «un semaforo “vivo” dovrebbe infondere certezze nella psiche di chi tenta, soprattutto da pedone, di attraversare strade anche molto complicate come la SS18; ma se il semaforo è Zombie, allora tutto crolla e l’attraversamento diventa un’avventura, una sorta di roulette russa».
Assurdo «assistere a questo spettacolo indecoroso, per di più alle porte della nuova stagione turistica. Insopportabili le immagini che offriamo ai passati, anche a livello estetico, di semafori fatiscenti, da mesi spenti ed inutili».
Il controllo semaforico sulla tratta cittadina della SS18 «è uno strumento importante per l’intera circolazione automobilistica, e può incidere in modo molto pesante sulla sicurezza dei cittadini di Amantea e dei tanti turisti che visiteranno la nostra cittadina nella prossima stagione estiva».
È inaccettabile, inoltre, «il degrado in cui si trova tutta la zona a Sud di Amantea lungo la SS18 e sulle bretelle di accesso in prossimità dell’importante polo sanitario di S. Maria, cittadini costretti a lottare contro una illuminazione insufficiente, vegetazione cresciuta in maniera incontrollata, senza alcuna manutenzione da mesi».
Per non parlare «della scasa segnalazione verticale e orizzontale degli attraversamenti fino alla vicina Campora San Giovanni.
Cosa bisogna ancora attendere per il rispristino dei semafori, per l’installazione di una più adeguata illuminazione e per una più adeguata segnaletica sulla SS18? Che si verifichi un altro evento “irreparabile”??».
Per questo «mi sono fatto carico delle segnalazioni che i tanti cittadini di Amantea, mi manifestano quotidianamente perché preoccupati per il perdurare di questa situazione, diventata ormai non più procrastinabile».
Tuttavia, «non è certamente mia intenzione creare allarmismo, piuttosto, sollecito con fermezza l’amministrazione comunale ad adottare urgenti provvedimenti per il ripristino dei semafori, predisponendo la sostituzione di tutte le vecchie lampade, con nuove lampade a led, in modo da regolamentare il traffico veicolare e facilitare l’attraversamento dagli incroci di via Lava Gaenza, via Baldacchini, via Margherita, Via Garibaldi e quello di Campora San Giovanni».
La sostituzione delle lampade «consentirebbe la riattivazione immediata degli impianti semaforici ricadenti su tutto il territorio comunale ad un costo “irrisorio”, in attesa di predisporre nel prossimo futuro, un’eventuale gara per l’acquisto di nuovi impianti di ultima generazione, dal costo certamente più elevato e difficilmente sostenibile in questo momento storico».
Amantea «non merita tutto ciò e non merita nemmeno la solita giustificazione quando si tratta di “sfuggire” alle proprie responsabilità… non è possibile, infatti, che tutto sia sempre da addebitare al problema del dissesto “economico” del Comune».
Il dissesto «esiste e va risolto, ma allo stesso tempo, dovrebbe esistere una classe politica innamorata della città e realmente capace nella risoluzione dei problemi».
«Ci auguriamo, dunque, che arrivi presto un vero rispristino di questi “benedetti” semafori e che Amantea possa beneficiare, finalmente, di un concreto “risveglio” di questa amministrazione, da troppo tempo assonnata».
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