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“Noi Moderati” sul nuovo presidente del Consiglio: «Maggioranza ha dato prova di inconsistenza amministrativa»

Losardo contro la «combriccola “Cambiamo Cetraro”: accetta la nomina di un presidente nella persona del suo più inveterato nemico, sindaco uscente»

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Pino Losardo

CETRARO (Cs) – Dura critica del commissario cittadino Noi Moderati, Pino Losardo, al gruppo di maggioranza comunale: «É quanto di più esplicito ci si possa attendere riguardo lo stato di crisi profonda che sta vivendo la coalizione di maggioranza».

L’assenza forzata del sindaco Ermanno Cennamo ha fatto saltare «la catena di comando – attacca Losardo – e le diverse e antitetiche anime politiche che la compongono sono, ormai, in balìa dell’anarchia più assoluta, pronte a sfilare dietro il vessillo che più ventila al momento.

Il Partito Democratico, espressione politica del Sindaco, si è praticamente sgretolato sotto i colpi ben assestati delle forze conservatrici, annidate in campo progressista, e sempre più soverchianti, tra le quali imperversa l’endemica ideologia inciuciara del vicesindaco, refrattario, come sempre, ad un’appartenenza fideistica di più consiliature in una sola coalizione.

Di fronte ad uno scadimento così in basso della politica, la lontananza del sindaco e l’impotenza decisionale del Pd, suo partito di riferimento, ridotto a umile comparsa, hanno dato prova, ancora una volta, della inconsistenza amministrativa di questa maggioranza, che entra in aula con un suo candidato alla presidenza, schermata dalla forza dei numeri, e finisce, poi, per approvare un presidente della sponda avversa».

In tal modo la solita maggioranza «mesolitica e tribale, esperta nell’arte di arrangiarsi è la stessa che, qualche giorno fa, votò il dissesto finanziario, per la sola paura di tornarsene a casa, attraverso la procedura di scioglimento del consiglio, che avrebbe iniziata il Prefetto di Cosenza di fronte alla mancata approvazione del “Bilancio di Previsione 2024-2026».

E sempre la stessa maggioranza che «adesso, per il terrore che qualche apicale cacicco, componente della stessa, non avrebbe più garantito la sua appartenenza alla combriccola del “Cambiamo Cetraro”, accetta la nomina di un presidente nella persona del suo più inveterato nemico, sindaco uscente.

Finalmente, dopo altri due precedenti tentativi di inciucio, sventati dal sindaco in perfetta salute, questa volta il colpo va a segno, con il godimento del solito “vicetutto” – affonda Losardo  – soddisfatto, forse, di essersi preparato il terreno inciuciato per le sue nuove avventure nell’anno che verrà.

Se ancora rimane un briciolo di dignità e di onore al Pd, coordinatore conclamato di una coalizione che, di più civica, ormai, è impossibile parlare, cosa si aspetta a dichiarare il fallimento di un progetto politico e lo stato di liberazione di una città che, già da quattro anni, è prigioniera della sprovvedutezza e improvvisazione di un simile manipolo di amministratori? – si chiede Losardo – Un partito cosciente, lo farebbe senza pensarci due volte!

Ma tutto dipenderebbe, però, dalla consistenza etica della sua classe dirigente. Intanto, i nostri migliori auguri di buon lavoro al prof. Angelo Aita, che saprà dare prova, ancora una volta, della sua saggezza amministrativa e del suo spessore politico».

fiorellasquillaro@calabriainchieste.it