LAMEZIA TERME – Forza Italia Calabria mostra i muscoli nell’ambito di una convention con il segretario nazionale Antonio Tajani, svoltasi oggi a Lamezia Terme alla presenza del governatore calabrese e vice segretario nazionale Roberto Occhiuto, dei vari leader – tra cui l’ex sottosegretario Tonino Gentile, il cui figlio Andrea è in procinto di ritornare alla Camera dei Deputati – e di tutte le “correnti” azzurre.
A dimostrazione del fatto che la Calabria resta roccaforte forzista, i dati resi noti durante la convention: 200 nuove adesioni di peso e di sostanza, tra cui moltissimi ex sindaci calabresi che hanno deciso di passare in Forza Italia.
Numerosi gli amminstratori che hanno aderito anche e soprattutto alla corrente “gentiliana”, che recentemente ha perso la consigliera regionale Katya Gentile, figlia di Pino e nipote di Tonino, rimasta nel centrodestra ma fuoriuscita dal partito di Tajani, presumibilmente per passare con la Lega, che assieme a Fdi sembra soffrire la supremazia azzurra in Calabria.
La scelta politica di Katya Gentile appare, dunque, strategicamente sballata, se è vero com’è vero che Forza Italia in Calabria è sempre in crescita, anche a scapito degli alleati.
Presenti alla convention odierna, tra gli altri, il governatore Roberto Occhiuto, il coordinatore regionale e vicecapogruppo di Fi alla Camera Francesco Cannizzaro, Sergio Abramo, il sindaco di Vibo Valentia, Maria Limardo e il suo successore quale candidato a sindaco di Vibo Valentia, Roberto Cosentino.
C’era poi il capogruppo regionale Michele Comito, l’assessore regionale Rosario Varì, il dirigente regionale Tonino Daffinà, il deputato Giovanni Arruzzolo, il consigliere regionale Domenico Giannetta, la vicepresidente della Giunta e candidata alle Europee di Forza Italia Giusi Princi.
E, ancora, l’assessore regionale Gianluca Gallo, il senatore Mario Occhiuto e la presidente della Provincia di Cosenza Rosaria Succurro.
Ad intrattenersi con Tajani e Occhiuto è l’ex senatore Tonino Gentile, tra i maggiori esponenti azzurri di Forza Italia, il cui figlio Andrea, votato da oltre 66mila persone, starebbe per rientrare alla Camera dei Deputati grazie al riconteggio dei voti nell’ambito del ricorso elettorale intentato alcuni mesi fa, «sanando una grande ingiustizia», ha detto Cannizzaro.