Garofalo

CASSANO ALLO IONIO (CS) – «Mai più una lavoratrice o un lavoratore dovrà guadagnare meno di 10 euro l’ora».

Accogliendo la proposta del consigliere comunale di Castrovillari, Nino La Falce, in materia di misure di salario minimo, come Centro Studi “Giorgio La Pira” di Cassano All’Ionio, è stata protocollata la bozza di deliberazione affinché anche il Consiglio Comunale della città delle terme, la faccia propria.

«La strada per l’istituzione del salario minimo – afferma Francesco Garofalo, presidente del Centro La Pira -, passa anche dai comuni. L’ente comunale deve continuare a farsi garante del rispetto dell’applicazione negli appalti dei contratti collettivi nazionali, estromettendo cosiddetti contratti “pirata” e puntando ad un salario minimo di 10 euro all’ora negli appalti in cui il Comune è stazione appaltante».

L’ente comunale «deve continuare a contribuire alla verifica dei contratti indicati nelle procedure di gara, in modo che prevedano un trattamento economico minimo inderogabile pari a 10 euro l’ora. Qualora in sede di offerta l’impresa chieda l’applicazione di un contratto diverso da quello indicato nel bando di gara, l’amministrazione dovrà fare una comparazione tra il contratto indicato e quello offerto per verificarne l’equivalenza, così da garantire ai dipendenti le stesse tutele, sia economiche che normative, salvo trattamenti di miglior favore».

È una questione «di civiltà e di democrazia: la dignità della persona prima di tutto. Insieme partendo dal basso – ha concluso – si può fare la differenza, schierandosi al fianco dei lavoratori».

stefaniasapiena@calabriainchiete.it