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Elezioni Europee, Mascaro spiega i motivi della propria discesa in campo per la Circoscrizione Sud

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Mascaro e Renzi

CORIGLIANO – ROSSANO (CS) – «Anche questa volta considero la mia discesa in campo una missione di sostegno, un atto di generosità ad una causa più grande di tutti noi, interpretata nell’esclusivo interesse generale. E lo faccio esattamente come ho fatto qualche anno fa, quando da Sindaco dell’allora Città di Rossano preferii fare un passo indietro rispetto ad ogni eventuale velleità personale o di carriera politica per privilegiare ed accompagnare in prima persona la vittoria referendaria (ottenuta al 95% a Rossano) e la nascita della fusione tra Corigliano e di Rossano: il più grande esperimento di fusione istituzionale tra grandi città della storia repubblicana ed i cui effetti positivi dovranno ancora esplodere. Lo spirito di servizio resta lo stesso».

Sono, questi, alcuni dei passaggi della lettera aperta alla quale Stefano Mascaro, candidato al Parlamento Europeo nella Circoscrizione Sud con la lista Stati Uniti d’Europa si rivolge agli amici ed elettori della Calabria, Basilicata, Campania, Abruzzo, Molise e Puglia.

Il voto per le Europee dei prossimi 8 e 9 giugno «non è affatto una verifica di buona o cattiva salute per forze politiche e loro leader e men che meno è un ripiego per garantire seggi e poltrone per qualcuno. Le elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo, la più grande assemblea democratica del mondo, non sono e non potranno essere declassate, come pure talvolta si percepisce, come un’ennesima occasione per effettuare il tagliando nazionale, regionale o territoriale a partiti, gruppi o loro esponenti.

E, ancora. «Ho deciso di rimettermi a disposizione della mia regione, della mia terra e della Politica, quella con la P maiuscola alla quale sono abituato e formato e che mi scorre dentro da diverse generazioni, anzi tutto perché – prosegue – credo di poter offrire ancora una volta un sincero contributo di qualità al progetto di costruzione di un’altra Europa: più equilibrata, meritocratica e di buon senso al suo interno, più forte, coraggiosa e decisionista nello scenario globale».

Per coerenza «di percorsi, di formazione, di militanza ma anche di prospettive ho naturalmente aderito sin da subito alla visione politica e di governo di Italia Viva guidata da Matteo Renzi e, quindi, al più ampio ed ambizioso progetto degli Stati Uniti d’Europa che vede insieme oggi personalità autorevoli, apprezzate e riconosciute su scala internazionale, come, su tutte, Emma Bonino».

Ma questa volta «la partita è molto più grande: portare l’Europa nel futuro, con equilibrio, trovando le sintesi migliori, privilegiando diplomazia e qualità relazionali, facendo vincere le menti e le risorse più autorevoli dei nostri territori e, non da ultimo, contrastando demagogie, populismi e sovranismi di ogni tipo».

«Non abbiamo remore neppure noi – aggiunge Mascaro – a riconoscere che tanto dell’attuale Europa debba essere rivoltata come un calzino, riformata e resa più dinamica, brillante, più vicina alle esigenze dei popoli e delle famiglie europee e realmente protagonista: dalla difesa comune rispetto a tutti i contrasti mondiali al grande tema della difesa dell’ambiente in relazione obbligata alla garanzia di produzione, lavoro e reddito per quanti oggi sono occupati in un sistema industriale che va riformato ma con necessaria gradualità; dall’agricoltura che non può più essere considerata fonte di assistenza e di mantenimento di rendite improduttive ma che deve diventare il banco di prova per premiare solo chi crea reddito, occupazione e benessere; dalle politiche monetarie al governo del debito pubblico che rischiano di creare questioni sociali gravissime; dalla difesa di un modello euro-mediterraneo di qualità, salute ed educazione agro-alimentare alla promozione della formazione continua e degli scambi culturali tra studenti, imprenditori e pubblici amministratori come fucina delle classi dirigenti».

Infine: «A prescindere dal risultato che sicuramente ci sarà, questa occasione di ennesima prova elettorale sarà utile per allacciare nuove e migliori relazioni tra la Calabria e l’Europa. Siamo sicuri che insieme si potrà contribuire a far cambiare passo alla nostra regione insieme a tutto il Mezzogiorno in un’Europa che – conclude Mascaro – vogliamo e dobbiamo governare di più e meglio di prima. Dipende da noi e sono sicuro che la risposta di tanti ci sarà».

stefaniasapienza@calabriainchieste.it