Home Calabria Gravi pericoli per la pubblica incolumità in via Irlanda. Chiesti interventi urgenti

Gravi pericoli per la pubblica incolumità in via Irlanda. Chiesti interventi urgenti

«Sindaco, vorrei chiederle se esiste un piano degli interventi urgenti da realizzare sul territorio, oppure tutto viene fatto giorno per giorno?»

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AMANTEA – L’ex candidato alle recenti elezioni amministrative, Andrea De Luca, ha denunciato le gravi condizioni in cui versa via Irlanda, ed i pericoli insistenti per la pubblica incolumità. In virtù di ciò ha chiesto interventi urgenti all’amministrazione del sindaco Vincenzo Pellegrino.

«Mancano le più elementari misure di sicurezza (come evidenziato nelle foto)», ha riferito De Luca. Inoltre «la promessa di avviare una sistemazione dell’arteria che collega il centro abitato di Campora Nord con la strada statale 18 era stata sbandierata in campagna elettorale dal Sindaco Vincenzo Pellegrino. Questa promessa si unisce alle altre, disattese».

Tra queste come «non ricordare quella che nessuno avrebbe percepito l’indennità di carica, cosa che invece avviene regolarmente ogni 27 del mese. Ricordiamo agli amministratori e al Sindaco Pellegrino che il costo per le indennità di carica ogni anno è di circa 140 mila euro. Oggi possiamo affermare che la voce di bilancio che ha fatto registrare le maggiori uscite è proprio quella delle indennità, o per ricordare le parole del Sindaco Pellegrino, pronunciate durante i suoi comizi, i soldi spesi per pagare la pensioncina agli assessori o il comodino».

E, ancora: «Il primo cittadino riferisce che non ci sono soldi. Ma per pagare voi stessi i soldi li trovate? Come mai ciò non accade per le emergenze del territorio? E poi cosa ancora più grave è che a percepire le indennità vi siano persone in quiescenza. Quindi. non regge la giustificazione: alcuni hanno dovuto mettere da parte il proprio lavoro».

Infine, «Sindaco, vorrei chiederle se esiste un piano degli interventi urgenti da realizzare sul territorio, oppure tutto viene fatto giorno per giorno?»

stefaniasapienza@calabriainchieste.com