Il palazzo di giustizia di Paola

PAOLA (Cs) – Oggi pomeriggio, presso il Tribunale di Paola, era prevista la discussione del processo “Matassa” che ha mandato alla sbarra Maurizio Ruggerini quale amministratore di fatto di 24 società ed altri 8 imputati che secondo l’accusa erano solo amministratori di diritto.

L’operazione Matassa risale al 2017 ed ha rappresentato secondo la Procura di Paola una delle più vaste operazioni di contrasto all’evasione fiscale.

Gli imputati sono infatti accusati, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata ad un’evasione fiscale di 33 milioni di euro accumulata in cinque anni tra operazioni fraudolente, indebite compensazioni Iva, truffa ai danni dell’Inps.

Nell’udienza di oggi, concluso l’esame degli imputati era prevista la discussione del Pubblico ministero Mariolina Bannô e dei difensori. Ma a conclusione dell’istruttoria dibattimentale gli avvocati Alessandro Diddi, Mimmo De Risa e Norina Scorza hanno depositato una corposa documentazione ed hanno chiesto al Tribunale di esaminare nuove prove tra cui un’ispezione presso il Parco Acquatico di Praia a Mare dove sarebbe custodita documentazione contabile ed i registratori di cassa mai esaminati.

Infine hanno chiesto una perizia su tutti i dati analizzati dalla Guardia di Finanza e dei consulenti della Procura della Repubblica di Paola. Il Collegio si è ritirato in camera di consiglio e ha deciso di sciogliere la riserva per decidere sulle richieste dei difensori all’udienza del 25 settembre.

Sarà quindi in quella data che il Tribunale deciderà se continuare l’istruttoria sulle nuove richieste di prova o iniziare con la requisitoria del pubblico ministero e le conclusioni del difensori.