ROMA – Ilaria Salis può lasciare il carcere per la misura meno afflittiva degli arresti domiciliari a Budapest.
E’ stato deciso ieri, in accoglimento del ricorso dei suoi avvocati da parte del tribunale di seconda istanza ungherese.
Gli arresti domiciliari ad Ilaria Salis sono «un successo della difesa», ha detto all’Ansa l’avvocato Gyorgy Magyar.
«Lei ha garantito che non scapperà e avrà un braccialetto elettronico», ha spiegato. «Il tribunale aspetta soltanto il pagamento della cauzione, che ammonta a 40 mila euro», ha aggiunto. Il legale ha sollecitato i familiari della attivista affinché paghino velocemente.
Il ricorso era stato presentato dai legali di Ilaria Salis contro la decisione del giudice Jozsef Sós che nell’ultima udienza del 28 marzo le aveva negato i domiciliari sia in Italia che in Ungheria.
In appello, la richiesta è stata invece accolta e quindi la 39enne attivista milanese, candidata con Avs alle prossime Europee, potrà lasciare il carcere a Budapest dove si trova da oltre 15 mesi con l’accusa di aver aggredito dei militanti di estrema destra.
Il provvedimento, che prevede il braccialetto elettronico, diventerà esecutivo non appena verrà pagata la cauzione prevista dal tribunale.