Home Calabria Crac Ferrero e Unicredit, 15 persone prosciolte per reati fallimentari

Crac Ferrero e Unicredit, 15 persone prosciolte per reati fallimentari

L'ipotesi di reato per cui si procede non può configurarsi poiché gli atti sono stati stipulati in presenza di un piano di risanamento. Il processo principale è in atto

411
0
Massimo Ferrero a Paola

PAOLA (Cs) – Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Paola, Roberta Carotenuto, su richiesta del sostituto procuratore Mariolina Bannò, ha emesso decreto di archiviazione nei confronti di 15 indagati del secondo processo Ferrero (quello principale è ancora in atto), che aveva coinvolto i vertici Unicredit e il gruppo dell’ex patron della Sampdoria (https://www.calabriainchieste.it/2023/05/10/crack-ferrero-indagati-dalla-procura-di-paola-alti-vertici-della-banca-unicredit/).

Gli indagati erano, infatti, Ferrero Massimo, Ferrero Vanessa, Ferrero Giorgio, Tarallo Stefania, Vincelli Maria Felicia, Fanin Claudio, Macellari Tiziana, Coglitore Vincenzo, Santori Paola, Fugattini Andrea, Collina Romeo, Scandola Massimo, Mazzeo Pietro, Brandi Ferdinando, Piemontesi Tiziano, oggi tutti prosciolti.

Secondo la Procura e il Gip, in particolare, “dagli atti emerge che l’ipotesi di reato per cui si procede non può configurarsi ex art. 217 bis della legge fallimentare poiché gli atti sono stati stipulati in presenza di un piano di risanamento ex art. 67 co. 3 lett. d) della medesima legge fallimentare predisposto dal dott. Marco Ciccozzi;

«che, in ogni caso – aggiunge il giudice – tenuto conto dei ruoli ricoperti dagli indagati dipendenti di Unicredit e delle ragioni che hanno condotto alla stipula dei medesimi atti, difetterebbe comunque il dolo specifico richiesto per la configurabilità della fattispecieruppo Ferrero ed i vertici di UniCredit per bancarotta fraudolenta

Sulla vicenda, com’è noto, vi era stata chiusura indagine ed anche sulla base delle memorie difensive il Giudice delle indagini preliminari di Paola Roberta Carotenuto ha fatto propria tale tesi.

Massimo Ferrero era difeso dall’avvocato Nicola Carratelli e Vanessa Ferrero dagli avvocati Alessandro Diddi e Domenico De Rosa.