CETRARO (Cs) – Cetraro, un tempo Perla del Tirreno, con l’arrivo della bella stagione si prepara ad accogliere i primi turisti nel degrado più totale.

L’emergenza rifiuti, ormai cronicizzata, non è stata ancora risolta e in alcuni punti del territorio i cumuli di spazzatura sono diventate delle vere e proprie discariche a cielo aperto. Le famose pez (postazioni ecologiche zonali) non hanno fatto altro che peggiorare la situazione, invece di risolverla.

Lo dimostra la pez ubicata in pieno centro a Cetraro Marina proprio all’incrocio di Via Stazione, sempre sommersa dalla spazzatura di ogni genere, compresi gli ingombranti, per i quali è previsto il ritiro a domicilio. E con il caldo di questi giorni l’accumulo di immondizia è diventato il ricettacolo ideale per insetti, animali randagi con grave pregiudizio per la salute pubblico.

La spazzatura attira persino qualche senzatetto (vedi foto) intento a frugare tra i rifiuti in cerca di qualche capo d’abbigliamento o altro. E’ uno spettacolo davvero molto triste e indecoroso che dovrebbe essere evitato, eliminando la pez da quella strada, peraltro, molto trafficata visto che le normali operazioni di pulizia dell’area servono a poco o nulla.

Dopo neanche qualche ora, infatti, i sacchetti di immondizia, tornano ad essere indiscriminatamente abbandonati come nulla fosse, da soliti cittadini che non si attengono alla raccolta differenziata dei rifiuti, i primi a criticare e a lamentarsi della città sempre sporca.

E mentre la spazzatura soffoca la città il lungomare nuovo del Borgo da luogo bellissimo e pieno di palme e altre piante, abbandonato a sé stesso si sta trasformando in un campo di grano. Se continua così a breve le spighe saranno pronte per la mietitura.

Per la mancanza di cura del verde pubblico diverse palme sono state tagliate perché ormai secche e rovinate, e non sono state più rimpiazzate da altre. Il risultato è un lungomare sempre più spoglio e  degradato.

Con l’estate alle porte si attende ancora la pulizia delle spiagge e la collocazione delle passerelle per i disabili, acquistate  dal Comune per  ben 12mila euro.

Intanto, non si hanno più notizie sulla salubrità dell’acqua che esce dai rubinetti delle case e dalle fontane pubbliche, sia in Paese che alla Marina. Le ordinanze sindacali che proibiscono l’uso potabile del prezioso liquido erogato dall’acquedotto comunale, rispettivamente la n. 26/2021, la n. 29/2021  e la n. 14/2022, purtroppo, sono ancora in vigore.

Nessun nuovo atto sindacale che ripristina la potabilità dell’acqua, in entrambe le zone è stata ancora emanato dal sindaco Ermanno Cennamo, ad eliminazione delle precedenti. E’ una situazione che pesa notevolmente sulle tasche dei cetraresi costretti a ricorre ancora all’acqua minerale per bere, limando l’uso del prezioso liquido ai soli  servizi.

Altra nota dolente è quella che riguarda i parcheggi selvaggi che soffocano la piazza, le vie del paese e tutta la Marina, senza alcun controllo. Vedremo se il nuovo comandante della polizia locale, di prossima nomina, sarà in grado di dare una vera svolta e risolvere il problema una volta per tutte.

Intanto, si attende l’arrivo dei tre commissari prefettizi che dovranno gestire il paese per i prossimi cinque anni e ripianare i debiti dopo il fallimento finanziario che ha portato al dissesto dell’ente. Per i cetraresi è in arrivo un vero e proprio salasso tributario che di certo contribuirà a rendere ancora più povera la cittadina tirrenica limitandone la crescita economica e sociale.

fiorellasquillaro@calabriainchieste.it