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La personale di Pino Bertelli ha aperto la rassegna “Le grandi mostre di Fotografia dell’umano”

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CATANZARO – Una mostra che non lascia indifferenti. Un lunga teoria di volti bambini segnati dalla follia della guerra. Nessuna didascalia a indentificare nomi e luoghi, perché il dolore inflitto all’innocenza rende tutti tragicamente uguali.
La personale di Pino Bertelli, intitolata “Contro la guerra – Ritratti dall’infanzia negata” e inaugurata ieri pomeriggio, ha aperto la rassegna “Le grandi mostre di Fotografia dell’umano”, promossa dalla Cine Sud di Francesco Mazza con il patrocinio dell’Amministrazione comunale.
Un primo appuntamento, cui seguiranno quelli con altre due firme “pesanti” della fotografia: Francesco Malavolta (7 giugno) e Nino Bertuccio (24 giugno).
Nello spazio “Coriolano Paparazzo” in corso Mazzini, a tagliare metaforicamente il nastro sono stati il sindaco Nicola Fiorita, l’assessora alla Cultura Donatella Monteverdi, Francesco Mazza e lo stesso Pino Bertelli che ha tenuto a sottolineare la sua lunga frequentazione della Calabria, il suo legame con la storia millenaria della nostra regione, le sue affinità elettive di “fotografo di strada” con i Sud del mondo che, ha detto, racchiudono il senso più profondo e autentico dell’Umano.
Dal sindaco, un grazie convinto e sentito a Franco Mazza. «Il nostro compito – ha detto il primo cittadino – è far crescere la comunità, recuperare e riattivare quelle energie di cui Catanzaro è ricca ma che nel tempo si sono rintanate o hanno cercato altrove lo spazio per esprimersi. Abbiamo avviato molti contatti per rilanciare il centro storico anche nella prospettiva della sua parziale pedonalizzazione. Da Franco Mazza, che ha alle spalle una lunga storia di operatore culturale, abbiamo ricevuto subito un sì, ma non un sì di circostanza, come spesso accade».
Il sì di Mazza ha significato «un progetto concreto, ricco di momenti diversi, che in appena tre mesi ha visto la sua realizzazione. Se tutti facessimo così, la città ne ricaverebbe benefici enormi e per questo è doveroso ringraziare Franco e con lui l’assessora Monteverdi, perché le idee, la voglia di fare, hanno bisogno di qualcuno che le raccolga e le faccia diventare risultato tangibile».
La mostra fotografica di Pino Bertelli resterà gratuitamente aperta al pubblico fino al 31 maggio e a seguire, poi, gli ulteriori appuntamenti di giugno perché, «come ha voluto ribadire Mazza, gli eventi anche prestigiosi, importanti, ma che si consumano in una serata possono sicuramente dare piacere però è un piacere destinato a rimanere circoscritto. Per cambiare davvero le coscienze, tuttavia, per imparare a osservare invece di giudicare, a pensare invece di credere, serve ben altro».
stefaniasapienza@calabriainchieste.it