COSENZA – Ancora nessuna progressione economica per i dipendenti dell’Azienda ospedaliera di Cosenza. Vertice sindacale bloccato per le accuse sulle presunte anomalie nell’elezione del coordinatore Rsu Massimo La Macchia della Cisl Fp.
Cgil e Cisl lanciano l’allarme.
Presidente e coordinatore Rsu dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza, rispettivamente Fabiola de Franco e Massimo La Macchia chiariscono in merito alla controversia che si è creata durante la riunione tra la parte sindacale e parte pubblica del 23 maggio 2024 nei locali dell’Azienda ospedaliera di Cosenza, allo scopo di approvare il regolamento Dep (Differenziali economici di professionalità – ex fasce) a beneficio di tutti i dipendenti del comparto,
«La riunione ha avuto inizio con l’intervento di un segretario confederale il quale si opponeva già in partenza agli esiti della riunione – affermano De Franco e La Macchia in una nota stampa – poiché riteneva non corretta la presenza del coordinatore rsu La Macchia, secondo lui, eletto illegittimamente».
«Come già dichiarato dal presidente Rsu De Franco, nelle sedi opportune, le elezioni del coordinatore Rsu sono avvenute durate la riunione Rsu in seconda convocazione tenutasi in data 15 febbraio 2024.
Il verbale della suddetta riunione redatto, come previsto da regolamento interno, dal segretario Rsu Alessio ed inviato a tutti i componenti Rsu in data 19 febbraio 2024 specificava l’articolo del regolamento interno Rsu in vigore per cui è stata validata la riunione in seconda convocazione».
Presidente e coordinatore precisano che «il regolamento interno Rsu è stato approvato all’unanimità dei presenti nella prima riunione delle rappresentanze sindacali il 20 giugno 2022, dunque i componenti Rsu erano tutti a conoscenza di ciò che veniva sottoscritto all’articolo 8 di tale regolamento ovvero: “le riunioni Rsu e le relative determinazioni assunte sono dichiarate valide alla presenza della maggioranza assoluta dei membri assegnati “50% + 1″ in 1° convocazione e con la maggioranza dei presenti in 2° convocazione”.
Il coordinatore aziendale Uil, non riconoscendo il contenuto dell’art 8 del suddetto regolamento, sottolineava anche l’art. 7 che recita quanto segue:
“Le decisioni riguardanti le attività degli ordini di cui all’art. 6 punti b, g, d, e della Rsu sono assunte di norma a votazione palese a maggioranza assoluta dei suoi membri. Si procedono a votazione segreta a richiesta di un 1/3 dei membri dell’assemblea e per tutte le votazioni che afferiscono a persone o alla sfera del privato”.
Per De Franco e La Macchia «questo articolo riguarda le decisioni relative alle attività dei vari componenti Rsu e non le elezioni. Concludendo, a causa di questa sterile ed inopportuna discussione, avvenuta in sede non idonea, e priva di fondamento normativo, non si è potuto approvare il Regolamento Dep a discapito dei dipendenti dell’AO di Cosenza.
Si invitano pertanto tutte le sigle in disaccordo con le elezioni del coordinatore Rsu, qualora lo ritenessero opportuno, di denunciare ciò che ritengono illecito nelle sedi opportune e non bloccando una riunione tanto necessaria ed attesa per il progresso economico dei lavoratori.
Inoltre – conclude la nota – visto il tempo dedicato per la redazione del regolamento Dep e le varie modifiche e integrazioni sia dalla parte pubblica che sindacale, auspichiamo un nuovo incontro con la parte pubblica dell’AO Cosenza, già informata chiaramente per iscritto della situazione contestata».
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