SANGINETO (Cs) – Arte, bellezza e cultura come espressioni dell’uomo per celebrare la grandezza e la fede in Dio. Sono questi gli argomenti attorno ai quali è stata incentrata la prima edizione del “Premio internazionale Croce Angioina” organizzato dell’associazione “Convegni di Cultura Maria Cristina di Savoia – Alto Tirreno Cosentino” e dall’Ufficio missionario della Diocesi di San Marco Argentano – Scalea.
L’evento, che si è tenuto nei giorni scorsi presso l’Hotel delle Stelle di Sangineto, ha visto la consegna della Croce Angioina, copia di quella custodita all’interno del Museo diocesano, all’artista-stilista reggino Giuseppe Fata, noto come “stilista delle teste”, presidente e direttore creativo di “Simulacrum”, da parte del vescovo della diocesi San Marco Argentano-Scalea, Stefano Rega.
Fata, di contro, ha donato al vescovo una sua una testa scultura che rappresenta la Madonna, arricchita da simboli cristiani. La creazione artistica sarà esposta nel museo diocesano di San Marco Argentano.
Un numeroso pubblico ha seguito con attenzione gli interventi dei relatori don Pantaleo Walter Salerno Naccarato, assistente del convegno M.C. di Savoia dell’Alto Tirreno cosentino e responsabile dell’Ufficio Missionario; il sindaco di Sangineto Michele Guardia; Francesca Rizzuti, presidente Convegno M.C. di Savoia dell’Alto Tirreno cosentino.
Molto applauditi gli intervalli musicali della violinista Mihaela Oggiano accompagnata dalla pianista Valentina Occhiuzzi.
«Questa iniziativa nasce dal Convegno culturale Maria Cristina di Savoia, associazione presente nella nostra diocesi, che attraverso la cultura promuove la fede – ha detto il vescovo, monsignor Stefano Rega – L’idea del premio nasce per mettere insieme l’arte, la fede e la cultura per elevare il nostro spirito.
Da qui parte l’iniziativa di organizzare un premio con la Croce Angioina con l’augurio che questa manifestazione possa crescere sempre più. La croce, al di là dell’opera d’arte, è un simbolo che parla sempre di amore e di donazione e per noi cristiani non è sofferenza, non è dolore come a volte viene interpretata.
La croce è il segno di chi per amore sa dare il meglio di sé. Questo dice tanto sul nostro contesto dove c’è tanto egoismo, individualismo mentre la croce riesce a dare l’amore bello, puro e vero nei confronti degli altri. La fede, l’arte e la bellezza potranno davvero salvare il mondo».
«E’ sempre una grande emozione ricevere un premio religioso conferito all’artista e all’uomo sempre legato alla chiesa – ha detto l’artista e stilista Giuseppe Fata – In questi anni ho dedicato gran parte del mio percorso, di stilista di moda, sempre accompagnato dalla figura della Madonna a cui sono particolarmente legato sin da bambino. Ho voluto rendere giusta riconoscenza a Maria con questa testa da cui parte il pensiero di fede che sviluppa ogni cosa come l’arte e la bellezza».
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