L'esponente di “Noi Amantea”, Vincenzo Lazzaroli

AMANTEA (Cs) – Il politico Vincenzo Lazzaroli, interviene a seguito dei diversi atti intimidatori perpetrati in città e sul coniglio comunale aperto tenuto l’altro ieri ad Amantea, soprattutto su alcune dichiarazioni esternate in piazza.

«Leggo con dispiacere certa informazione riportare nomi e fatti di Amantea, che da cittadino, francamente non condivido. Per fugare ogni dubbio a qualche mal pensante, la mia posizione, a seguito di alcuni episodi criminosi verificatisi nell’ultimo periodo ad Amantea, è di condanna e di sdegno». 

Qualsiasi forma di «violenza, atta a minare la tranquillità e a limitare la libertà di pensiero, va senza esitazione combattuta e arginata». Tuttavia, oggi «il rischio pericoloso che stiamo correndo è che Amantea venga marchiata come città dove l’illegalità regna sovrana, rischiamo di essere dipinti come una realtà alla stregua di Gotham City».

Per fortuna «non è così, ad Amantea per ben due volte è stata interrotta la vita democratica, senza un riscontro e senza l’accertamento di responsabilità altrui. In entrambi gli scioglimenti per “possibili condizionamenti mafiosi”, non c’è stata una sola condanna».

Per tale ragione, «il nostro compito è far capire ai nostri cittadini che possono avere fiducia nelle istituzioni e nelle autorità inquirenti, affinché venga fatta chiarezza su tutti gli episodi “criminosi” verificatisi nell’ultimo periodo».

È questo «il tentativo che dobbiamo fare, trasmettere forza e tranquillità, difendere i nostri valori, testimoniare la nostra credibilità come cittadina sana. Amantea è tutto il comprensorio da sempre riveste un ruolo di primaria importanza, per la spiccata vocazione turistica e per la presenza di un pregiato tessuto produttivo/commerciale».

Ecco perché «quando si rappresenta una comunità, bisogna sempre essere prudenti nelle affermazioni che vengono veicolate e soprattutto, bisogna avere un certo riguardo verso chi contribuisce alla crescita economica della nostra città».

Ad ogni buon conto, «sull’affermazioni relative a possibili collegamenti su determinate questioni amministrative e sulle fantomatiche zone grigie presenti in città, il timore è che si stia gridando nei tribunali di “piazza “al lupo al lupo, innescando come purtroppo spesso accade, un effetto boomerang molto rischioso. Esorto dunque tutti a mantenere, per il bene della nostra comunità, un profilo più equilibrato».

«Il rischio che corriamo che si possa fare un danno incalcolabile, è altissimo. Se ci fossero degli elementi utili ai fini delle indagini, ricordo a me stesso, ci sono i luoghi preposti dove poter offrire la propria collaborazione, li sono certo potrà trovare concretezza un’azione decisa contro il malaffare».

Infine: «Lasciamo lavorare serenamente le autorità inquirenti ed evitiamo di inquinare i pozzi con la solita retorica. Giovanni Falcone diceva: “Credo che ognuno di noi debba essere giudicato per ciò che ha fatto. Contano le azioni non le parole. Se dovessimo dar credito ai discorsi, saremmo tutti bravi e irreprensibili. Evviva Amantea libera e onesta».

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