Home Calabria Acquappesa, rimozione antenna telefonia: «Oggi vogliamo fatti, non slogan»

Acquappesa, rimozione antenna telefonia: «Oggi vogliamo fatti, non slogan»

Su proposta della consigliera Aneta Przybylo, condivisa dalla minoranza, è stato chiesto un consiglio comunale straordinario e aperto: «Risoluzione del problema entro questa consiliatura»

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Il candidato sindaco Fernando Mancino e la consigliera comunale Aneta Przybylo

ACQUAPPESA (Cs) – Su proposta della consigliera comunale Aneta Przybylo, le forze consiliari di opposizione chiedono la convocazione di un consiglio comunale straordinario per la rimozione immediata dall’antenna telefonica Cellnex Spa (ex Wind Tre)

La richiesta arriva a pochi giorni di distanza dalla presa di posizione del sindaco Francesco Tripicchio che rende nota la cessione dell’antenna da Wind a Cellnex (https://www.calabriainchieste.it/2024/05/23/antenna-acquappesa-windtre-cede-a-cellnex-italia-parla-il-sindaco-tripicchio/).

«In accordo e coordinata dal nostro candidato a Sindaco, Fernando Mancino, – spiega la consigliera comunale Aneta Przybylo in una nota – ci siamo adoperati affinché si potesse portare, già da subito, la questione dell’antenna nell’agenda di governo locale, viste le ultime informazioni arrivate negli ultimi giorni.

In qualità di proponente e prima firmataria ci tengo a ringraziare pubblicamente i consiglieri comunali Antonio Sacco, Mauro Avolio e Sandra Ricco per aver accettato con grande disponibilità la proposta.

Dopo le lunghe battaglie tenutesi in consiglio comunale, dopo avere perso una parte dei consiglieri di maggioranza proprio a causa della scellerata scelta della installazione della chiacchierata antenna, dopo avere paventato penali gravose per il Comune a fronte di canoni vantaggiosissimi, rivisti al ribasso nelle ultime interlocuzioni con la società, sentiamo in campagna elettorale che la stessa società sarebbe disponibile a rinunciare a tutto restituendo l’area in pristino stato.

I consiglieri che hanno condotto questa battaglia non ci stanno. Per questo accolgono la proposta del Sindaco uscente e chiedono a gran voce e fermamente di arrivare alla risoluzione del problema entro questa consiliatura.

La richiesta del consiglio straordinario entro il 31 maggio, scadenza promossa dalla società affittuaria, aperto alla cittadinanza con diritto di parola è già stata presentata. Oggi vogliamo fatti, non slogan», si legge in una nota.