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Fondi per i lavori all’ospedale di Paola, Uil Fpl: «Sono atti di qualche anno fa»

Robertino Serpa, Luigi Adele e Giuseppe Di Bella bacchettano «chi oggi vuole prendersi i meriti, mentre ieri sponsorizzava il fantomatico ospedale unico»

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Adele, Serpa e Di Bella

PAOLA (Cs) – I sindacalisti di Uil Fpl, Robertino Serpa, Luigi Adele e Giuseppe Di Bella, intervengono all’indomani della notizia dei finanziamenti per l’ospedale di Paola  (https://www.calabriainchieste.it/2024/05/24/ospedale-di-paola-mannarino-ringrazia-per-i-quasi-15milioni-di-euro-stanziati/), puntualizzando che si tratta di provvedimenti datati e bacchettando chi oggi vuole prendersi i meriti, mentre ieri sponsorizzava il fantomatico ospedale unico.

Ecco lo sfogo di Serpa, Adele e Di Bella:

«Abbiamo protestato, siamo scesi in piazza e siamo arrivati sotto la cittadella regionale con 40 gradi all’ombra in piena estate, insieme al comitato, nato a difesa del diritto alla salute dei calabresi e a numerosi cittadini.

L’ospedale di Paola sarà potenziato in tutti i settori e di questo siamo enormemente soddisfatti perché l’ospedale è un bene di tutti i cittadini.

Quando si rende necessario difendere l’ospedale non si lavora in silenzio, ma si deve fare più rumore possibile e non slogan o proposte di costruzione di ospedali unici così come vantavano alcuni sindaci della costa tirrenica, basati solo su idee utopistiche ma ignorando le vere problematiche».

È dunque questa la secca replica di Uil Fpl all’indomani della notizia dei finanziamenti per l’ospedale di Paola.

I sindacalisti inoltre affermano:

«Per noi l’ospedale è una seconda casa, proprio per questo motivo ci siamo sempre battuti, e così continueremo a fare, affinché non venga deturpato da chi non è mai stato presente nei momenti in cui c’era davvero bisogno e compare solo quando, grazie al lavoro incessante di chi in passato, e tuttora, si è battuto per difendere il nostro ospedale, si portano a compimento alcune “opere”, prendendosi però meriti per qualcosa di cui non sa minimamente nulla.

Dov’erano i sindaci e i politici locali quando abbiamo sempre protestato e manifestato per difendere il nostro ospedale?

Facciamo presente inoltre, a chi oggi esulta, che tali investimenti risalgono ad atti di qualche anno fa.

Per di più, rimaniamo esterrefatti leggere le dichiarazioni fatte a mezzo stampa e sui social dal sindaco di Paola Giovanni Politano secondo cui l’ospedale non è di chi ci lavora. E’ cosa grave. Noi ci abbiamo messo faccia, cuore e passione per garantire il diritto alla salute a tutti i cittadini del comprensorio.

Noi – concludono – come abbiamo sempre fatto, continueremo a vigilare per difendere il nostro ospedale e il diritto alla salute di tutti i cittadini».