CETRARO (Cs) – A dare l’annuncio è il vicesindaco Tommaso Cesareo con un post dal suo profilo social in cui ringrazia il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, il sindaco Ermanno Cennamo e la giunta e la commissione sanità:

«Assieme alla consigliera comunale Gabriella Luciani, al coordinatore cittadino di Forza Italia Giovanni del Trono  – scrive il vicesindaco Cesareo – e ad alcuni iscritti al locale circolo, abbiamo incontrato il presidente della Giunta Regionale on. Roberto Occhiuto il quale ci ha confermato con assoluta certezza l’apertura del Punto Nascita nella prossima settimana.

Il presidente  ha inoltre dichiarato che per una questione di garbo istituzionale, viste le imminenti elezioni europee, non parteciperà all’inaugurazione del reparto. Questa è una notizia che aspettavamo da tempo e che oggi ci riempie il cuore di gioia.

Siamo felici perché, finalmente, l’apertura del Punto Nascita ridà innanzitutto dignità ad un intero territorio, e la giusta dignità ad una struttura ospedaliera che nel tempo è stata umiliata, offesa e abbandonata.

Ma i risultati non vengono mai per caso. C’è da menzionare il coraggio di un presidente che ha spezzato le catene dell’immobilismo, degli “interessi” che nulla hanno a che fare con l’unico interesse che conta: il diritto alla salute.

E poi le continue interlocuzioni del sindaco Ermanno Cennamo e della sua giunta, che senza grandi clamori hanno raggiunto un importante risultato, e l’impegno della commissione comunale che ha supportato il lavoro del sindaco.

Grazie presidente, a nome della città di Cetraro

Il Punto nascita del presidio ospedaliero di Cetraro è chiuso da agosto 2019, dopo le gravi criticità riscontrate dalla commissione ministeriale, inviata dopo la tragica morte della giovane mamma  Santina Adamo, il 19 luglio 2019, a soli 36 anni, per una grave emorragia poco dopo aver partorito il suo secondo bimbo. Nei giorni scorsi il Tribunale di Paola, in primo grado, ha condannato per omicidio colposo tre medici, scagionando gli altri due imputati.

In quasi cinque anni le future mamme del Tirreno cosentino a causa della chiusura dell’unico punto nascita, in oltre cento chilometri di costa, sono state costrette a partorire nella vicina Basilicata, o all’ospedale di Lagonegro, all’Annunziata di Cosenza oppure nelle cliniche private.

La circostanza ha incrementato l’emigrazione sanitaria.

L’imminente riapertura del Punto nascita di Cetraro porrà fine ai disagi, materiali, sociali e anche economici che le partorienti hanno dovuto affrontare in questi lunghi anni di chiusura forzata del reparto.

fiorellasquillaro@calabriainchieste.it