COSENZA – «Una nuova proposta di Legge per attualizzare il comparto della pesca nei laghi, lungo i fiumi e, più in generale, in tutte le acque interne della Calabria, è stata incardinata stamani in Consiglio Regionale.
Si tratta di un provvedimento che mira a superare e modernizzare l’assetto normativo esistente che risale al lontano 2001.
Oggi, rispetto al passato, emergono chiari i principi della conservazione delle specie faunistiche e della tutela dell’ecosistema che possono coesistere con le diverse attività di pesca sia in modalità professionale che amatoriale ma anche sportiva».
È quanto fa sapere il Consigliere regionale di Azione, Giuseppe Graziano, che ieri ha protocollato all’ufficio degli Affari Generali del Consiglio Regionale della Calabria la proposta di Legge per l’esercizio della pesca degli osteitti e per la protezione e l’incremento della fauna nelle acque interne calabresi.
Si tratta di una proposta di legge composta da 24 articoli che sono il frutto di un lavoro di sinergie e di ascolto sul territorio.
Infatti, così come abbiamo fatto per la Legge Regionale che oggi tutela gli animali di affezione e regolamenta il randagismo su tutto il territorio regionale, anche questa nuovo disegno normativo è stato concepito grazie all’assiduo impegno e alla collaborazione degli attori territoriali e dell’Associazione Lni Team Paola Asd, coordinati dal Comitato regionale della Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee (Fipsas) della Calabria guidato dal presidente Antonio Debilio, con la preziosa collaborazione tecnica del consigliere nazionale Alberto Gentile.
«Tutelare la fauna ittica, disciplinare in maniera innovativa l’esercizio della pesca nelle acque interne della regione e dare una risposta concreta a tutti i tesserati – sottolinea Graziano – è l’obiettivo del testo normativo che intende rendere la disciplina più attuale e coerente con le esigenze intervenute in questo ambito e anche più snella rispetto alla legge regionale 26 novembre 2001, n. 29.
Il fine è ridefinire la disciplina in maniera innovativa, al fine di renderla più attuale e coerente con le esigenze nel frattempo intervenute, nonché di renderla più snella e di più facile applicabilità rispetto all’assetto normativo preesistente che – conclude Graziano verrà così abrogato».
Le attività disciplinate dalla legge riguardano la pesca sportiva e dilettantistica; la pesca professionale o di mestiere; la pesca autorizzata ai fini del contenimento delle specie aliene invasive.
Gli strumenti di programmazione e gestione nell’ambito della disciplina della pesca sono il Piano ittico regionale; la Carta ittica regionale; il Piano ittico regionale pluriennale e il Piano della Pesca. La legge è finanziata con i fondi rinvenienti dalla tassa di concessione regionale, nonché da specifici programmi europei che finanziano la pesca e l’acquacoltura.