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Porto turistico di Paola, insorgono i privati: chiesta esclusione dall’area oggetto di esproprio

Protestano le famiglie residenti nel palazzo Mannarino di via Arenile. «Espungere dall'area interessata dalla realizzazione del porto», il fabbricato «in conformità con Psc e Piano Spiaggia»

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La notizia del finanziamento pubblico

PAOLA (Cs) – Una quindicina di famiglie residenti nel palazzo Mannarino di via Arenile, nella zona lungomare sud, hanno diffidato il Comune di Paola, nella persona del sindaco e del responsabile del provvedimento, «a voler espungere» dall’area interessata dalla realizzazione del porto, il fabbricato ove sono presenti le proprie abitazioni, «in conformità con i piani urbanistici vigenti (Psc e Piano Spiaggia), preavvisando fin da ora che in difetto saranno adite tutte le vie legali al fine di tutelare le proprie ragioni nelle sedi opportune».

In particolare, i proprietari degli immobili chiedono, preliminarmente, di riscontrare la propria missiva, trasmessa sia al sindaco e sia all’ufficio tecnico, ma anche alla centrale di committenza, «precisando per iscritto se il Palazzo Mannarino rientra effettivamente nell’area oggetto di esproprio/cessione volontaria, così come sembra desumersi dall’avviso indicato in oggetto nonché l’uso pubblico che dello stesso si intende fare, considerato che si parla oltre che di esproprio anche di cessione volontaria».

L’intervento in questione, com’è noto, è volto alla progettazione, realizzazione e gestione del progetto denominato “Porto Turistico San Francesco di Paola” per un costo complessivo stimato pari ad euro 54.391.031,94 di cui euro 20.067.771,71 a valere sulle risorse Fsc 2021-2027

Nella lunga missiva-diffida, in particolare, i cittadini ricordano, tra l’altro, che «il responsabile unico del progetto nonchè responsabile del settore 1: ”tecnico” dell’Utc Ing. Fabio Pavone elaborava l’avviso pubblico esplorativo per la sollecitazione di proposte ad iniziativa privata stabilendo come termine ultimo di presentazione delle proposte la data del 03.06.2024».

E ancora: «Detto avviso al punto 8.1 prevede un sopralluogo obbligatorio previo appuntamento la cui richiesta doveva essere presentata entro il 04.05.2024, data che con avviso di differimento veniva successivamente spostata al 20.05.2024;

Il punto 3.1 precisa l’area del progetto è costituita dall’Area del Progetto Marina e dall’Area di Progetto di Rigenerazione Aree Ferroviarie (entrambe di seguito definite) ed è identificata catastalmente

L’area oggetto di esproprio/cessione volontaria, da definire secondo proposta progettuale si trova nel territorio del Comune di Paola e dal punto di vista catastale ricade nel Fg. e nelle particelle specificate nell’Allegato 3 (planimetria tecnica – sezione B) ed ha una superficie catastale pari a 989,47 mq);

Che al punto K della premessa si legge secondo le valutazioni effettuate da FSSU con il supporto di uno stimatore terzo, è stato stimato un prezzo fisso (indipendentemente dai diritti edificatori effettivamente venduti) di trasferimento delle Aree FSSU e dei connessi diritti edificatori determinati dal Progetto di Rigenerazione Aree Ferroviarie approvato dal Comune di Paola fino ad un massimo di 20.000 mq di SLP (superficie lorda di pavimento) pari ad € 1.584.000,00 (il “Prezzo Aree FSSU Minimo” nonché un prezzo unitario di € 83,00 per mq di SLP per gli eventuali diritti edificatori aggiuntivi (rispetto ai sopra richiamati 20.000 mq di SLP) necessari per l’attuazione del suddetto Progetto di Rigenerazione Aree Ferroviarie (il “Prezzo Diritti Edificatori Aggiuntivi €/mq Minimo”);

Che già da ciò si evince una chiara sperequazione in ordine al valore attribuito all’area oggetto di esproprio/cessione volontaria di 14.989,47 mq pari ad € 500.000,00 e quello attribuito all’area progetto di rigenerazione aree ferroviarie di mq 18.000 pari ad € 1.584.000,00 (oltre il prezzo unitario per eventuali diritti edificatori pari ad € 83,00 al mq).

Di fatti, a fronte di una differenza pari a 3.010,53 mq, la monetizzazione degli importi varia più del triplo a favore dell’area FSSU, essendo l’importo previsto per l’area di esproprio/cessione volontaria notevolmente più basso;

Che, inoltre, dal tenore dell’avviso si desume certamente l’uso e quindi la pubblica utilità a cui sarà soggetta l’area FSSU. Infatti nell’allegato Annesso A, denominato Fascicolo Tecnico Asset Gruppo FS e condizioni minime di vendita, alla pag. 5 si legge che l’area racchiude porzioni di territorio da destinare alla realizzazione di specifiche strutture a supporto delle attività portuali…. in tale ambito le destinazioni d’uso consentite sono: residenza nelle forme in cui è insediata e presente, esercizi commerciali di vicinato, attività ricettive, pubblici esercizi, attività di rimessaggio veicoli ed imbarcazioni, attrezzature di interesse comune ed attrezzature sportive…le destinazioni d’uso consentite sono: attrezzature per la mobilità, attività di rimessaggio veicoli ed imbarcazioni, distributori di carburante, attività ricettizie, esercizi commerciali di vicinato, pubblici esercizi, attrezzature di interesse comune, attrezzature sportive;

Che il Palazzo Mannarino, ove insistono gli immobili di proprietà degli istanti, ubicato catastalmente al Fg.21 p.lla 213 secondo le previsioni del Piano di Sviluppo Cittadino, recentemente approvato (con cui, è bene dirlo, sono state superate le previsioni del PRG) e del Piano Spiaggia, in realtà, non ricade nell’ area oggetto di esproprio/cessione volontaria;

Che al contrario dal Certificato di Destinazione Urbanistica a firma del responsabile del settore 1 dell’U.T.C. di Paola nonché responsabile unico del progetto, all. 2 dell’avviso, il fabbricato è stato inserito arbitrariamente nell’area oggetto di esproprio/cessione volontaria (mediante il richiamo ad un piano regolatore ormai superato) così come si desume altresì dalle planimetrie all. 3/A e 3/B dell’avviso medesimo;

Che in nessuna parte del bando (in cui si legge che la Parte Pubblica gode di un finanziamento della Comunità Europea che attinge alle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione) si evince quale potrà essere l’eventuale utilizzo specifico della palazzina nel caso di esproprio e quindi l’interesse pubblico specifico della Comunità Europea all’acquisizione del bene immobile nell’insieme del progetto;

Che gli scriventi sono titolari del diritto di proprietà su buona parte dei singoli appartamenti ricompresi nell’immobile, ed a titolo di prima casa ed ivi tanti di loro possiedono la residenza come unica abitazione in proprietà, pertanto in caso di esproprio verrebbero privati della propria casa;

Che in alcuni singoli appartamenti vi risiedono ed abitano anche soggetti invalidi che godono dei benefici della L. n. 104/92;

Che l’estensione del progetto nella sua interezza comprende la foce di due corsi d’acqua: il Torrente San Domenico ed il Torrente Fiumarella, i quali in passato in occasione di abbondanti piogge torrenziali hanno trascinato diverse cubature di detriti a valle e che ricadono nell’area portuale, motivo per cui il progetto necessita del parere degli organi a ciò preposti, mentre nel bando non si fa cenno alcuno all’acquisizione di detti pareri obbligatori e vincolanti;

Che con determina in data 12.04.2024 n. 81 il responsabile del 1° Settore dell’U.T.C. Ing. Fabio PAVONE, premettendo la necessità di dare divulgazione pubblicitaria mediante attività di marketing a supporto delle attività legate alla realizzazione del progetto in oggetto, assumeva di approvare ed indire una gara volta alla individuazione, con affidamento diretto e mediante presentazione di apposito preventivo, di un operatore economico esterno per l’organizzazione di n. 3 eventi di divulgazione pubblicitaria e di marketing presso le Città di Paola, di Roma e di Milano per una base d’asta pari a € 129.000,00 oltre IVA nella misura del 22%;

Che nel bando è previsto in affidamento diretto la consulenza legale dello Studio Chiovenda di Milano, ma non si dice cosa sia stato fatto in ordine alla risoluzione del rapporto concessorio in essere con la Società Marina di San Francesco S.p.A., di cui il Comune di Paola è socio assieme al patner privato, per la progettazione e la realizzazione del Porto dei Normanni né alcun cenno viene fatto allo scioglimento di detta società;

Che pur essendo stata stipulata una intesa per la legalità tra Prefettura – U.T.G. di Cosenza e Comune di Paola, a seguito dello svolgimento a Milano in data 11.05.2024 del primo evento, il Segretario Comunale ha preso posizione nel richiamare formalmente il Capo Settore al rispetto dell’intesa atteso che il conferimento dell’incarico pubblicitario sembrerebbe non sia stato comunicato al Gruppo Interforze in seno alla Prefettura».

Da qui la diffida.