AMANTEA )Cs) – Con le notizie apparse sui social circa la vicenda del blocco dei lavori di ripristino del lungomare sud di Amantea, si sono definitivamente chiariti i motivi che, purtroppo, non consentiranno anche quest’anno a cittadini e turisti di poter usufruire di un tratto dell’infrastruttura.

Infatti, il muro contro muro, tra l’Ente e l’impresa appaltatrice dei lavori, ha confermato nella giornata di ieri dal Sindaco Vincenzo Pellegrino (smentendo le sue precedenti dichiarazioni)  l’esistenza di manovre politiche di sabotaggio finalizzate a porre in cattiva luce la lista Neapolis-Urban Hub che dal 2022 amministra Amantea.

In pratica, i motivi che sono alla base del blocco dei lavori sono di natura squisitamente tecnica, come testimoniano le ben quattro comunicazioni con pec inoltrate dall’impresa siciliana al Comune di Amantea e alle quali il Sindaco Pellegrino non ha voluto rispondere perché da lui ritenute pretestuose.

Sembrerebbe che con le mail l’impresa appaltatrice dei lavori abbia comunicato all’Ente e al Sindaco che nel dar corso alla demolizioni di manufatto non più utilizzabili e alla ripulitura dell’area del lungomare oggetto dell’intervento, sono emerse incongruenze tra lo stato dei luoghi e quanto invece previsto nel bando e nel capitolato d’appalto dove non si fa menzione a interventi necessari per il completamento dell’opera.

L’impresa, pertanto, ha richiesto l’autorizzazione a procedere con una variante di progetto, ma tale procedura non ha ancora ottenuto il via libera.

L’impressione è che sia iniziato il solito scarica barile di responsabilità tra la direzione lavori, l’impresa e l’Amministrazione comunale, di cui è Sindaco Vincenzo Pellegrino, l’assessore comunale ai lavori pubblici Mario Gagliardi, e le imprese che devono svolgere i lavori che nulla di buono fa presagire per la città di Amantea.

La vicenda, purtroppo, potrebbe seguire il mesto epilogo di altre opere incompiute:  come quella relativa alla ricostruzione delle scuole medie Mameli, il cui mega ammasso di macerie, da anni e anni, staziona in pieno centro urbano ad Amantea, costituendo, tra l’altro, un potenziale rischio per la salute degli abitanti della zona; o come il palazzo comunale i cui lavori erano ripresi dopo due anni di fermo e da gennaio sono nuovamente fermi per un documento che il Comune deve inviare alla Protezione civile al fine di ottenere i fondi per proseguire con i lavori; e come ancora quelli relativi al centro storico,

Insomma, si profila un altro lungo contenzioso legale ma rispetto a tale ipotesi va però detto che alle responsabilità dell’appaltatore possono concorrere quella dell’amministrazione comunale appaltante in quanto parte committente con precisi obblighi.

Staremo a vedere, nel caso dovesse instaurarsi un contenzioso, gli organi giudicanti cosa decideranno. Intanto la stagione estiva è iniziata e parte del lungomare di Amantea è ridotto a un cumulo di macerie.

stefaniasapienza@calabriainchieste-it