Si sono chiuse le urne per le elezioni europee 2024. In Italia stravince Fratelli d’Italia, bene il risultato del Pd, mentre Lega e Movimento 5 Stelle perdono terreno. Fuori dai giochi Azione e Stati Uniti d’Europa. Ilaria Salis entra in Parlamento europeo.

In tutta Europa la destra e l’estrema destra avanzano pesantemente, tanto da provocare terremoti politici in molti paesi. In Francia il presidente Emmanuel Macron manda il paese a elezioni anticipata. In Germania la destra estrema di Alternative für Deutschland (Afd) sorpassa il Partito socialista del cancelliere Olaf Scholz. In Austria la destra estrema è il primo partito. L’Italia elegge 76 eurodeputati su un totale di 720 componenti del Parlamento europeo e dove si vota anche per le amministrative in 3.700 Comuni, tra cui Firenze, Bergamo e Bari, e per le regionali in Piemonte, .

I risultati in Italia

Ecco la ripartizione dei voti, con 59.625 sezioni scrutinate su 61.650, come comunicato dal ministero dell’Interno:

  1. Fratelli d’Italia: 28,83%
  2. Pd: 24,03%
  3. Movimento 5 Stelle: 9,92%
  4. Forza Italia: 9,72%
  5. Lega: 9,14%
  6. Alleanza Verdi-Sinistra: 6,62%
  7. Stati Uniti d’Europa: 3,73%
  8. Azione: 3,31%
  9. Pace terra dignità: 2,19%
  10. Libertà: 1,24%
  11. Südtiroler Volkspartei: 0,53%
  12. Alternativa popolare: 0,39%

Questi risultati di fatto consegnano a Fratelli d’Italia il terzo posto come partito più numeroso al Parlamento europeo, dietro la Cdu, l’Unione dei cristiani e democratici tedesca, e il Rassemblement national di Marine Le Pen, mentre il Pd si appresta a diventare il primo partito nel gruppo dei socialisti, sopra il corrispettivo di Pedro Sanchez.

L’affluenza in Italia

In Italia i primi dati dell’affluenza rilasciati dal ministero dell’Interno indicano un calo rispetto alle ultime europee del 2019. Allora l’affluenza complessiva era stata del 56,13% circa delle persone aventi diritto, mentre quest’anno alle 23 di domenica 9 giugno ha votato il 49,58% degli aventi diritto.

Le reazioni

Giorgia Meloni ha dichiarato che “‘l’Italia si presenta al G7 e in Europa con il governo più forte di tutti, è una soddisfazione e anche una grande responsabilità”. “È un risultato per noi straordinario, siamo il partito che cresce di più dalle politiche, la distanza da Fdi si restringe” – ha detto la segretaria Pd Elly Schlein -. Sentiamo ancora più forte la responsabilità di costruire l’alternativa, continueremo a essere testardamente unitari, sentiamo ancora più forte la responsabilità di costruire l’alternativa. La somma delle forze di opposizione supera quella della maggioranza”. Nel suo partito l’ex sindaco di Bari Antonio Decaro, l’ex primo cittadino di Firenze Dario Nardella, la giornalista Lucia Annunziata e Cecilia Strada verso l’ingresso all’Europarlamento.

Anche il generale Roberto Vannacci, candidato con la Lega, ottiene un seggio a Strasburgo. Cauto però il leader del Carroccio Matteo Salvini, che ha visto erodere i consensi al suo partito e il sorpasso di Forza Italia: Se siamo anche di uno zero virgola sopra le politiche, la soddisfazione c’è. Mentre festeggiano il risultato “straordinarioNicola Fratoianni e Angelo Bonelli, che riescono anche nell’impresa di far eleggere Ilaria Salis, l’attivista brianzola ai domiciliari in Ungheria, il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, ammette la sconfitta: “Sono molto convinto che fosse giusto fare questa proposta, in questo momento: al mondo impazzito di oggi servono gli Stati Uniti d’Europa ed è stato bello affermare le ragioni di un sogno controcorrente. Abbiamo lottato, abbiamo espresso idee nelle quali crediamo, ci siamo messi in gioco. Non abbiamo fatto il quorum, che peccato. Ma non smetteremo oggi di lottare per questa idea di Europa, l’unica nella quale l’Italia può giocare un ruolo da protagonista. Troveremo i modi per insistere sulla battaglia culturale e valoriale per un’Europa diversa”. Anche Giuseppe Conte, a capo del Movimento 5 Stelle, deve riconoscere il risultato al di sotto delle attese: “Prendiamo atto del risultato, sicuramente molto deludente, potevamo fare meglio. La valutazione dei cittadini è insindacabile e avvieremo una riflessione interna“. Antonio Tajani, leader di Forza Italia, ha commentato: “Siamo vicini all’obiettivo che avevo prefissato, ci conferma che alle elezioni politiche puntiamo a raggiungere quota 20%“.

Le conseguenze del voto in tutta Europa

Sono stati i Paesi Bassi ad aprire le danze di questo ciclo di elezioni europee. Il 6 giugno, dalle 7 alle 21, si sono tenute le prime consultazioni dei 27 Stati chiamati a rinnovare i seggi del Parlamento europeo. Per i Paesi Bassi è consuetudine votare in un giorno infrasettimanale. Il 7 giugno si sono aperte le urne in Irlanda e in Repubblica Ceca, che ha tenuto aperto il voto anche l’8 giugno. Sabato invece si è entrati nel vivo della contesa per il voto della maggioranza dei 373 milioni di elettori europei aventi diritto. Si sono aperti i seggi in Italia (dove il voto prosegue anche domenica 9), Lettonia, Slovacchia e Malta. In tutti gli altri paesi si è votato solo domenica 9.

Secondo le prime proiezioni degli exit poll, in Austria la destra sovranista è in testa, mentre a Cipro il Partito popolare è bilanciato dalla sinistra. In Germania dalle prime proiezioni la maggioranza dei seggi è andata al Partito popolare europeo, ma al secondo posto si colloca la destra estrema di Alternative für Deutschland (Afd), che ha sorpassato il Partito socialista del cancelliere Olaf Scholz. Stesso vento a destra in Grecia. In Francia il successo delle proiezioni alle elezioni europee del Rassemblement national di Marine Le Pen ha spinto il presidente Emmanuel Macron a sciogliere immediamente l’Assemblea nazionale (il parlamento francese) e indire nuove consultazioni, che si svolgeranno in due turni, il 30 giugno e 7 luglio, per formare un nuovo governo. Anche il Belgio il primo ministro Alexander De Croo ha deciso di rassegnare le dimissioni dopo che il suo partito, i liberali, secondo le prime proiezioni ha raccolto alle europee un risultato deludente.ù

Le previsioni sulla composizione del Parlamento europeo

I risultati preliminari delle elezioni europee 2024 consentono di proiettare alcune previsioni sulla composizione del Parlamento europeo, fornite dalla stessa Eurocamera, e fare dei confronti con la situazione alla precedente tornata del voto, il 2019:

Partito popolare europeo: 184 seggi (+8), con la Cdu tedesca che di fatto è il primo partito europeo. A questo gruppo aderisce l’italiana Forza Italia; Socialisti e democratici: 139, resta stabile e il Pd conquista il peso maggiore nel gruppo superando il Partito socialista spagnolo. Liberali – Renew: 80 (-22), perde molto terreno. Nè Stati Uniti d’Europa né Azione riescono a entrare in Italia a Strasburgo; Conservatori europei: 73 (+4), con Fratelli d’Italia che ha la leadership del gruppo ed è il terzo partito per peso dei voti in Europa; Identità e democrazia: 58 (+9), dove il Rassemblement national di Marine Le Pen rappresenta il peso maggiore ed è il secondo partito in Europa; Verdi: 52 (-19), con l’Italia di Alleanza verdi e sinistra in controtendenza. Sinistra: 36 (-1) Non iscritti: 45 (-17), dove il Movimento 5 Stelle perde seggi per lo scarso risultato in Italia; Altri (i partiti che ancora devono scegliere come affiliarsi perché new entry).

Il leader del Partito popolare europeo, Manfred Weber, ha già invitato Socialisti e democratici e Liberali a ricomporre una maggioranza insieme, come fatto nell’ultima legislatura, che ha portato all’elezione della presidente della Commissione Ursula von Der Leyen, tanto da essere ribattezzata “maggioranza Ursula”.

I risultati nei paesi europei

Mancano i dati dell’Irlanda, che ancora non sono stati comunicati al sistema elettorale del Parlamento europeo.

Austria

L’Austria ha 20 seggi. Secondo gli exit poll, il gruppo Identità e democrazia ha ottenuto 5 seggi, il Partito popolare europeo 5, Renew 2, i Verdi 2 e i Socialisti e democratici 5. Primo partito al 27% Fpö, Libertà per l’Austria, un partito di estrema destra.

Belgio

Il partito nazionalista Vlaams Belang prende la maggioranza con il 13%. I 22 seggi vengono così ripartiti: 4 a testa a socialisti, popolari e liberali, 3 a conservatori e sovranisti, 2 a verdi e sinistra.

Bulgaria

Primo partito è l’alleanza di centrodestra Gerb-Sds con il 26%. Con 17 seggi, la Bulgaria ne assegna 6 al Partito popolare europeo, 5 ai liberali, 2 a socialisti e democratici e 4 a partiti non ancora iscritti a gruppi comunitari.

Cechia

Vincono i populisti di Ano 2011, con il 26,14%. Dei 21 seggi, ai liberali ne vanno 7, 5 ai popolari, 3 ai conservatori, uno a testa a verdi, sinistra e identità, mentre 3 vanno a partiti non ancora iscritti a gruppi comunitari.

Cipro

Cipro ha 6 seggi. Secondo gli exit poll, il Partito popolare europeo ha 2 seggi, i Socialisti e democratici 1, la sinistra 1, mentre 2 seggi sono andati a partiti non ancora iscritti a gruppi comunitari. Primo partito è Democratic rally, formazione conservatrice.

Croazia

Con il 33% è l’Unione croata e democratica, partito di centrodestra, la prima forza alle urne. Si prende 6 dei 12 seggi della Croazia, che ne assegna altri 4 ai democratici, 1 ai verdi e uno a partiti non ancora iscritti a gruppi comunitari.

Danimarca

Primo partito la formazione di centro sinistra Socialistisk Folkeparti, con il 18,4%. La Danimarca ha 15 seggi: 4 vanno ai liberali, 3 ai verdi e altrettanti ai democratici, 2 ai popolari, 1 alla sinistra, 1 a identità e democrazia e uno a partiti non ancora iscritti a gruppi comunitari.

Estonia

Il paese assegna 7 seggi, di cui 2 a testa a popolari, liberali e democratici, mentre uno va a Identità. Primo partito con il 21% è la formazione conservatrice Isamaa.

Finlandia

In Finlandia vince il partito conservatore di Coalizione nazionale con il 24,8%. I 15 seggi: 4 ai popolari, 3 a sinistra e liberali, 2 a socialisti e verdi, uno ai conservatori.

Francia

Il Rassemblement National di Marine Le Pen, guidato dal neo-presidente Jordan Bardella, prende il 31,5% e quindi mette le mani su 30 degli 81 seggi che il Paese esprime. Per questa ragione il presidente Macron ha convocato elezioni anticipate. Liberali e socialisti prendono 13 posti a testa, sinistra 9, popolari 6, verdi e conservatori 5 a testa.

Germania

La Germania ha 96 seggi. Secondo gli exit poll, la Cdu, il partito popolare di destra, vince con il 30,2% e si assicura 30 seggi. Secondo al 15% è Afd, che di seggi ne prende 19, i Verdi 16, i Socialisti e democratici 14, la sinistra 4, Renew 8, mentre 5 seggi sono andati a partiti non ancora iscritti a gruppi comunitari.

Grecia

Avanti Nea Dimokratia al 27,96%. Con 21 seggi, la Grecia vede così ripartiti i suoi seggi all’Europarlamento secondo gli exit poll: il Partito popolare europeo ha 7 seggi, i Socialisti e democratici 3, la sinistra 4, i Conservatori e riformisti 2, mentre 5 seggi sono andati a partiti non ancora iscritti a gruppi comunitari.

Lettonia

Il centrodestra di Nuova unità avanti con il 25%. Dei 9 seggi, 2 a testa a popolari, conservatori e partiti non ancora iscritti a gruppi comunitari, mentre 1 a testa va a verdi, socialisti e liberali.

Lituania

Anche qui avanti i cristiani democratici, quindi 3 degli 11 seggi al partito popolare. Poi 2 a testa a liberali, socialisti e verdi e 1 a conservatori e partiti non ancora iscritti a gruppi comunitari.

Lussemburgo

Centrodestra avanti al 22,91% con l’alleanza tra popolari e cristiani democratici, con 2 sui sei seggi totali. Gli altri quattro vanno a verdi, socialisti, liberali e democratici.

Malta

Il 45% dei voti va ai laburisti. I sei seggi vengono divisi a metà tra socialisti e popolari.

Paesi Bassi

I Paesi Bassi esprimono 31 dei parlamentari europei. Sono due i seggi aggiuntivi che il paese ha ottenuto dopo la ripartizione di 15 seggi aggiuntivi in occasione di questa tornata elettorale. Secondo gli exit poll, il gruppo Identità e democrazia ha ottenuto 7 seggi, il Partito popolare europeo 6, i Conservatori 1, Renew 7, i Verdi 4, i Socialisti e democratici 4, la Sinistra 1 mentre 1 seggio è andato a partiti non ancora iscritti a gruppi comunitari. Il primo partito è la coalizione verdi-socialisti di centro-sinistra guidata da Frans Timmermans, ex commissario al Green Deal, che sorpassa il Partito per la libertà (Pvv) di Geert Wilders, uscito vincitore di recente alle nazionali.

Polonia

Avanti il centrodestra con la Coalizione civica del 38,2%. I popolari portano a casa 21 seggi su 53, dietro i conservatori di Pis a 19, socialisti a 3, liberali a 2 e 8 vanno a partiti non ancora iscritti a gruppi comunitari.

Portogallo

Il Partito socialista è primo al 32,33%. Tallona il centrodestra. Sia socialisti che popolari prendono 8 seggi dei 21, identità e liberali 2, sinistra 1.

Romania

Avanti le formazioni di centrosinistra, che danno ai socialisti 13 dei 33 seggi. Ai popolari 11, 2 ai liberali, 1 ai conservatori, 6 a partiti non ancora iscritti a gruppi comunitari.

Slovacchia

Al 27,8% i progressisti, che prendono 7 seggi. Dei 15 seggi, 6 ai liberali, 1 ai popolari, 1 agli altri.

Slovenia

In Slovenia 6 dei 9 seggi vanno ai popolari, 2 ai liberali e 1 ai verdi.

Spagna

Accusa in Spagna il primo ministro Pedro Sanchez, dopo che il Partito popolare con il 34,18% sorpassa i socialisti al 30%. Dei 61 seggi, 22 vanno ai popolari e 20 ai socialisti. Poi 6 ai conservatori, 4 ai verdi, 3 a sinistra, 1 ai liberali e 5 ad altri.

Svezia

Avanti il centrosinistra di Socialdemokraterna, che prende 5 seggi dei 21 seggi. Cinque seggi prendono anche i popolari, 3 a conservatori, liberali e verdi e 2 alla sinistra.

Ungheria

Al 43,76% il partito Fidezs del presidente Viktor Orbán. Dei 21 seggi, 11 vanno a partiti non affiliati a gruppi comunitari, 8 ai popolari e 2 ai socialisti (fonte Wired).