SAN MARCO ARGENTANO (Cs) – Mons. Stefano Rega, vescovo della diocesi di San Marco Argentano-Scalea, ha voluto rivolgere un caloroso messaggio ai turisti che hanno scelto il territorio della diocesi per trascorrere le loro vacanze estive.
«Nel darvi il mio più caloroso benvenuto – scrive Mons. Rega – desidero chiedervi, sia pure nel tempo dedicato al riposo, di tenere sempre lo sguardo fisso su Gesù».
Il Vescovo ha sottolineato che l’esperienza del riposo non è estranea alla vita cristiana, purché intesa nel modo giusto. «Il tempo del riposo è il miglior modo per ritrovare energie nuove e farsi trovare sempre pronti». Ha poi elogiato le bellezze del territorio, che spaziano dal mare alla montagna, fino alle molteplici opere artistiche presenti. «Il mare diventa una porta aperta verso il cielo di Dio», scrive Mons. Rega. «Il Mediterraneo lambisce tanti territori e, in qualche modo, ci ricorda che siamo fratelli anche se di cultura e di religione diverse; apre all’idea di fraternità universale; il mare ci ricorda i tanti naufraghi che ha raccolto e ci richiama al dovere di accogliere chiunque si trovi in difficoltà».
Anche in un tempo di riposo, Mons. Rega invita a non dimenticare che «la nostra Europa è fortemente minacciata da venti di guerra: questo è il tempo in cui possiamo trovare maggiore spazio per chiedere al Signore, nella preghiera solitaria e nascosta, il dono della pace».
Nel suo messaggio ai turisti, il vescovo ha voluto richiamare l’attenzione sulla nostra condizione di ‘forestieri’ in questo mondo. «Voi turisti, con la vostra presenza, ricordate a tutti noi la nostra condizione di ‘forestieri’. L’etimologia del termine forestiero viene dal latino fòris, cioè fuori, e ci ricorda che tutti veniamo da fuori, da un ‘oltre’ a cui siamo sempre rimandati come origine e fine del nostro cammino».
Mons. Rega ha poi parlato dell’arte come “luogo vivo di fede”: «quando trovate un’opera d’arte nelle nostre chiese, non cercate solo la spiegazione tecnica, ma cercate di cogliere quella fede della comunità che li ha generati».
Infine, il vescovo ha ricordato che la domenica è «giorno del Signore ed è giorno di precetto: «il Signore continua a convocarci e nel tempo estivo spesso molti dei nostri cristiani si assentano. Questo fenomeno esige sicuramente maggiore riflessione, anche se per alcuni di loro, e non è una giustificazione, l’assenza è dovuta anche alla richiesta dei nostri ‘imprenditori’ che chiedono loro sempre di più, talvolta neppure assicurando la giusta paga. Il lavoro è per tanti una necessità, ma esige che sia sostenuto dall’equità e dalla giustizia».
Con queste parole, Mons. Rega ha voluto accogliere e incoraggiare i turisti a vivere il loro tempo di riposo con un rinnovato spirito di fede e fraternità.