PAOLA (Cs) – Il consigliere comunale in carica ed ex candidato sindaco, Andrea Signorelli, si ripresenta assieme a Rete dei Beni Comuni in una conferenza stampa aperta a tutti.
Ancora tra la gente, dunque, per guardare con speranza al futuro e per chiedere sostegno ai cittadini.
Assieme al capogruppo consiliare sono anche intervenuti Tatjana Calvano e Francesco Giglio.
«Vorrei – ha affermato Signorelli – che la mia voce emerga nelle sedi istituzionali. In consiglio comunale faccio ormai fatica ad ascoltare le menzogne quasi quotidiane. Oggi chi amministra vive di clientele e di prebende. Dovrebbero rappresentare invece gli interessi della collettività. Che fine ha fatto la politica degli ideali, dei progetti? Oggi non esiste più. Si mettono insieme poteri forti che distruggono quel poco di buono che rimane.
Noi siamo minoranza, lo siamo stati anche prima e rimaniamo fedeli al nostro ruolo, quello di sentinelle a tutela dei beni comuni.
L’attuale sindaco era capogruppo con l’ex primo cittadino Perrotta non dimentichiamolo. La famiglia del maggiorente politico – poi – è lì da sempre.
Non hanno ereditato nulla, al massimo vige un principio di corresponsabilità se non addirittura esclusiva. È un modo di fare politica che non è nuovo. Ma da quanti anni li conosciamo. Ci sono da almeno 20 anni.
Noi stiamo facendo gruppo – ha sottolineato ancora – anche con forze extra consiliari per continuare assieme questo cammino. I conti del Comune preoccupano. Ci sono milioni di debiti fuori bilancio, 21 milioni di disavanzo, cinque indici di deficitarietà strutturale superati. È record di negatività. Sono numeri enormi. Sono numeri che rispecchiano chi non ha a cuore Paola e non vuole amministrarla. Non si può più perdere tempo. Per predisporre un piano di riequilibrio attendibile, occorreva ripulire il bilancio da qualsiasi debito e dubbio. Renderlo cristallino. Tutto ciò è mancato.
L’obiettivo degli amministratori – spiega Andre Signorelli – è prendere tempo con la Corte dei Conti e continuare a disamministrare. Tra le varie proposte avanzate dal nostro gruppo negli anni c’era quella di una sorte di pace fiscale per azzerare i residui, incentivare la riscossione e rendere i servizi meno costosi per i cittadini.
Qualche giorno fa un caposettore ha ammesso che avevamo ragione anche sulle prescrizioni. Mancanza la trasparenza e il fatto che non viene affrontato il problema con l’intento di eliminare le cause che già in passato hanno prodotto un dissesto finanziario.
Non si affronta incisivamente il raddoppio della Santomarco. Non ci saranno vantaggi per il territorio. Indagini geologiche non sono state approfondite. È stato trovato amianto naturale ma nessuno pare se ne preoccupa.
Rischiamo di rimanere con un pugno di mosche. L’unica alternativa è quella di una metropolitana leggera con collegamenti diretti con l’università, il conservatorio, l’aeroporto e i comuni della costa.
Un’amministrazione – ha aggiunto il capogruppo Rbc – dovrebbe progettare il futuro della città, guidare i processi, rappresentare interessi collettivi e invece si continua a speculare nonostante la drammaticità del momento.
Sull’Ospedale carte alla mano, si è registrata l’ennesima propaganda elettorale. Mancano i vari impegni di spesa per i lavori annunciati che, con l’intervento dell’autonomia differenziata ancora di più rischiano di rimanere sulla carta. Ma soprattutto occorre tornare ad assumere personale. Mancano medici, infermieri, operatori sanitari per far funzionare i nostri Ospedali. Il problema non è solo infrastrutturale.
Faccio appello ai cittadini. Ho bisogno del vostro aiuto. A breve saranno avviati incontri nei quartieri per avere una precisa fotografia di Paola con l’obiettivo di organizzare a settembre una grande iniziativa di piazza. Nonostante il momento difficile che stiamo vivendo, credo ancora nel sogno di una Paola moderna, inclusiva, al passo coi tempi».
«A riguardo del Porto e degli incarichi esterni – ha concluso Signorelli – ci sono parecchi dubbi da chiarire e l’amministrazione ha a disposizione 6 milioni di euro tra consulenze e supporti vari da affidare. Si tratta di una cifra considerevole ed è nostro intento evitare ogni spreco. Già lo scorso anno è stata presentata un’interrogazione consiliare in merito all’affidamento di una presunta consulenza a vantaggio di uno studio legale.
Prima ancora della pubblicazione dell’esito del bando, sindaco e caposettore avevano escluso ogni coinvolgimento per poi scoprire a distanza di un anno, tramite i social, che è stato fatto esattamente l’opposto. Il mio augurio è che Paola possa liberarsi del passato per ritornare una città degna delle aspettative dei cittadini».