BELORADO – L’arcivescovo di Burgos, Mario Iceta, ha scomunicato le suore clarisse del monastero di Belorado, in Spagna, che alcuni giorni fa avevano dichiarato di volersi “separate volontariamente” dalla Chiesa cattolica. La scomunica, formalizzata sabato 22 giugno, riguarda dieci suore della comunità.
L’uomo, scomunicato nel luglio 2019, è il fondatore della ‘Pia Unione di San Paolo Apostolo’, una setta che non riconosce il Concilio Vaticano II e ritiene che l’ultimo ‘vero papa’ sia stato Pio XII. Da quel momento tra le suore e il Vaticano si è aperta la crisi.
In più occasioni le suore hanno dichiarato infatti di “non riconoscere il Papa” (Francesco, ndr) e hanno definito il Vaticano “una farsa”. Hanno inoltre accusato Papa Bergoglio di usare “linguaggi doppi e confusi” e di contraddirsi.
L’arcivescovo di Burgos, Mario Iceta, è stato nominato commissario pontificio e incaricato dalla Santa Sede di gestire il caso. Nei giorni scorsi aveva chiesto alle clarisse di consegnare le chiavi del monastero e aveva dato loro tempo fino a venerdì 21 giugno per presentarsi al Tribunale ecclesiasticoper esporre la loro posizione. Le suore però si sono rifiutate e hanno ribadito la loro volontà di allontanarsi dalla Chiesa Cattolica.
Secondo quanto si legge sui media spagnoli, più che una decisione dovuta alla fede, la separazione dalla Chiesa di Roma potrebbe essere motivata da una controversia su un’operazione immobiliare, ovvero l’acquisto del monastero di Orduña, nei Paesi Baschi, gestito dalla stessa comunità di suore.
Sono stati inoltre sollevati dubbi anche sul ruolo avuto dalla badessa della comunità, il cui mandato era scaduto il 29 maggio, nel convincere le altre sorelle. La badessa ha smentito le accuse pubblicando su Instagram alcuni video in cui si vedono le clarissesorridenti, in armonia e in compagnia dei loro parenti (fanpage).