PAOLA (Cs) – Tre nuove sentenze del giudice di pace di Paola danno torto ad altrettanti cittadini che avevano intentato causa contro il locale Municipio in riferimento ad avvisi per omesso pagamento del canone idrico anni 2017, 2018 e 2019.
Gli utenti, in particolare, proponevano formale opposizione avverso il sollecito di pagamento, eccependo nullità per mancata notifica e invocando la prescrizione del credito.
Si costituiva il Comune di Paola, nella persona del consulente legale avvocato Francesco De Cesare, rilevando la «legittimità dell’avviso di pagamento», sottolineando che «la prescrizione non è maturata, trattandosi di canoni dell’anno 2017, 2018 e 2019».
Secondo De Cesare, infatti, in tal caso «si applicherebbe non la prescrizione biennale, ma la prescrizione quinquennale, rilevato che la prescrizione biennale si applica con decorrenza 1 gennaio 2020, ovver per tutte le bollette inviate da tale data».
Il termine di prescrizione, dunque, «non sarebbe maturato attesa la sospensione del termine disposta dall’articolo 68 del decreto legge 18/2020 e successive modifiche (periodo covid), quindi il canone idrico non risulterebbe prescritto».
Il giudice, pertanto, ha bollato le domande come infondate, rigettandole.