VIBO VALENTIA – «Intendo porgere i migliori auguri di buon lavoro al nuovo sindaco di Vibo Valentia, Enzo Romeo, a nome mio e del partito che rappresento. Da cittadini, auspichiamo che il dott. Romeo, persona stimata e rispettabile, saprà dare le risposte che i cittadini chiedono».
Lo dichiara Michele Comito, coordinatore provinciale di Forza Italia Vibo Valentia, all’indomani del turno di ballottaggio.
«La democrazia è anche questo: accogliere con rispetto e fair play la volontà degli elettori, anche quando non ci sorridono».
Dopo i doverosi e sentiti auguri alla nuova amministrazione, il consigliere regionale puntualizza alcuni aspetti: «Ci tengo innanzitutto a ringraziare Roberto Cosentino per avere accettato una sfida difficile ed averlo fatto in pochissimo tempo».
«L’energia, le idee e i valori, espressione di un progetto politico abbracciato dal centrodestra in maniera compatta e senza tentennamenti, non andranno dispersi, perché frutto di scelte ragionate e condivise».
«Così come condivisa è stata la scelta del nostro candidato, al quale mai – dall’inizio fino all’ultimo giorno – è mancata la vicinanza del partito in primis, e di tutti i sostenitori poi.
La scelta di una figura come Bobo Cosentino è stata dettata dalla necessità di trovare una persona capace di incarnare in sé tutto ciò di cui la città aveva bisogno: competenza, preparazione, idee votate al futuro, capacità manageriali e politiche».
«Ogni altra ricostruzione, specie quelle che parlano di frizioni interne, è figlia di una lettura viziata della realtà. Abbiamo perso tutti, così come in caso di vittoria avremmo vinto tutti. Questa è la verità. In ogni caso, insieme agli alleati ci siederemo molto presto per analizzare il voto».
«Infine – conclude Comito – tengo a ringraziare di vero cuore tutti i cittadini che hanno accordato la loro fiducia al nostro progetto, e tutti i candidati che si sono spesi ed hanno dimostrato grande attaccamento alla città.
orza Italia promette sin da ora un’opposizione ferrea ma costruttiva, con i toni che ci hanno sempre contraddistinto indipendentemente dalle postazioni occupate, auspicando proprio che da qui in avanti le polemiche e le maldicenze lasceranno il posto al dialogo ed al confronto, anche aspro se necessario, ma sempre improntato al massimo rispetto della persona e dell’avversario politico».