REGGIO CALABRIA – «Facciamo tesoro del percorso di rinascita tracciato negli ultimi 10 anni per Atam, con uno sguardo al presente e, soprattutto con una prospettiva di crescita per il futuro».

Con queste parole, l’avvocato Giuseppe Marino, presidente della Commissione Affari istituzionali, ha inaugurato un ciclo di riunioni calendarizzate per l’audizione dei vertici delle società comunali.  Ad aprire le danze è stata Atam, società che si occupa del trasporto pubblico locale. A partecipare alla riunione a palazzo San Giorgio, l’Amministratore unico Giuseppe Basile e la componente del Cda Melina Sangiovanni.

Come ha chiarito il presidente Marino: «Le società comunali sono tutte società controllate al cento per cento da enti pubblici, mentre in passato, come sappiamo, c’era una partecipazione anche dei privati che aveva creato problemi, basti pensare a multi servizi: mentre la nostra Amministrazione ha reso pubbliche al cento per cento le società, attuando un percorso di legalità».

In una corposa relazione Basile ha illustrato lo stato dell’arte di Atam, tracciando un quadro più che positivo della società partecipata di Comune e Città metropolitana. Basile ha ricordato che «L’assemblea ha approvato lo scorso venerdì un bilancio con 20 milioni di fatturato, di cui 12 per la Regione Calabria, 5 milioni di incassi del trasporto pubblico locale, con un’evasione ridotta a meno del 20%. Due milioni di incassi solo con le strisce blu».

Fondamentale le attività di «trasporto degli scuolabus per circa un milione di 200 mila euro. Sarebbe importante – ha spiegato Basile –  avere  un servizio di trasporto disabili impegnati in attività sportive e di riabilitazione, servizio difficilissimo da svolgere con soggetti che devono svolgere la riabilitazione, numeri alti che costerebbero più del trasporto scuola».

Ma il grande risultato è stato quello degli «abbonamenti agevolati – ha aggiunto l’Amministratore unico – sono stati 5 mila, grazie alle agevolazioni possibili coi finanziamenti del Pon Metro. Vedremo se potremo  bissare questo risultato. Atam si sostiene sul mercato senza gravare sui soci se non per situazioni eccezionali; non deve un euro ad enti – ha affermato ancora Basile – non ha attività esecutive in corso; abbiamo un contenzioso ordinario endemico a qualunque azienda di trasporto pubblico. I nostri costi sono inferiori alla media nazionale, ma puntiamo a diminuire ancora i costi col passaggio all’elettrico».

La vera sfida è «la creazione nel vecchio deposito di Mortara del Parco Fotovoltaico per il rifornimento dei bus, per avere un netto risparmio, così potremmo usare le risorse in modo da garantire un migliore servizio anche a livello metropolitano».

Decisivo anche «il dato sulle tratte extraurbane perché su 4,5 milioni di km complessivi, avere 300 mila km su tratte extraurbane significa indicare un percorso di crescita per l’azienda ossia l’area metropolitana: i comuni limitrofi, in questo momento serviamo Motta S. Giovanni, arrivando fino a Sant’Elia di Lazzaro, Santo Stefano, Sant’Alessio e la Vallata del Gallico, con prospettiva di crescita e un guardare verso Villa San Giovanni e all’intermodalità di Campo e Villa San Giovanni, con il porto e la stazione ferroviaria».

Una prospettiva che l’amministratore «già ci indica e che possiamo condividere». Marino si è poi soffermato sull’importanza del servizio scuolabus non solo perché «riduce il traffico veicolare all’ingresso e all’uscita delle scuole della città, ma soprattutto per l’aspetto educativo. Per un bimbo andare a scuola con gli altri compagni significa rendersi autosufficiente. Il servizio – ha aggiunto – va implementato con nuovi mezzi, con la nuova programmazione europea e con servizi educativi dentro gli scuolabus, come elementi distintivi».

Il presidente ha sottolineato il dato dei 5 mila utenti «un numero importante per abbonamento agevolato, una misura che va replicata e potenziata per consentire alle categorie svantaggiate di usare il servizio di trasporto pubblico con questa scontistica, con un occhio di riguardo agli studenti».

Marino suggerisce, oltre a quella esistente, anche la creazione di una linea che colleghi il porto alla stazione ferroviaria e all’aeroporto, creando una sorta di intermodalità cittadina.

Nel corso della seduta si sono registrati gli interessanti interventi dei consiglieri Giuseppe Giordano (richieste sul piano di rientro che ha un residuo di soli 400mila euro e che si chiuderà tra qualche mese), Saverio Pazzano (abbonamenti agevolati), Massimo Ripepi (linee extraurbane) e Marcantonio Malara (rendiconto 2023)  che hanno offerto spunti e riflessioni interessanti.

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