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Rimossi a Fuscaldo i cassoni degli indumenti, il consigliere Paolo Cavaliere facile profeta

L'amministrazione comunale rimuove i cassoni degli indumenti e ora Cavaliere esulta. L'ex vicesindaco contestava da mesi il servizio e ne chiedeva la rimozione

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FUSCALDO (Cs) – Dal territorio comunale di Fuscaldo stanno sparendo, uno dopo l’altro, i cassoni della raccolta indumenti usati, dopo le recenti polemiche e le vecchie richieste del consigliere comunale di minoranza, Paolo Cavaliere, che chiedeva a ripetizione, nei consigli comunali e sui social network, di rimuovere quei cassoni perché «inutili, così come concepito il servizio, e per ragioni di decoro urbano».

Ma l’ex vicesindaco venne reiteratamente smentito e avversato dalla maggioranza, salvo oggi fare marcia indietro.

Ma andiamo con ordine.

Il 7 giugno scorso, Paolo Cavaliere scriveva testualmente: «Ancora una volta cari amministratori siete vittime dei vostri errori. Facile puntare il dito contro il lavoro degli altri. Meno facile quando si deve agire con i fatti.

Mi spiego meglio: quando ero amministratore con delega all’ambiente avevo fatto installare dei cassonetti per la raccolta di indumenti usati. Il servizio non funzionò per tre ordini di motivi:

1. Le imprese preposte, che facevano questo lavoro gratuitamente, non sono state efficienti per una serie di motivi che abbiamo sentito più volte nei telegiornali.

2. Per la presenza di immigrati che sceglievano capi di loro interesse lasciando per terra il resto.

3. Per la presenza di incivili che nei cassonetti buttavano di tutto. E tutti voi amministratori e Sindaco, con presunzione senza fare tesoro del passato, avete installato nuovamente questi cassonetti? Cosa volevate dimostrare se non l’ennesimo fallimento?

Ricordo che il paparazzo, che oggi detiene la delega all’ambiente (l’assessore Scarlato: ndr), fotografava e mi additava per non saper amministrare. Oggi, caro paparazzo, come giustifichi lo scempio che siamo costretti a vedere? Sono gli incivili? O non sai amministrare perché non hai competenze in merito? Ricorda che il servizio è pagato dai contribuenti, non è gratuito, il servizio è pagato all’impresa che gestisce i rifiuti. Sono loro che devono prendere provvedimenti… è chiaro?

Sono a tua disposizione per sapere di chi è la colpa, ora ci sei tu non un “Paolo Cavaliere” di turno da additare… ora da additare c’è solo la tua incompetenza. La gente dopo la rimozione dei cassonetti portava gli indumenti usati nelle chiese o nelle associazioni di volontariato.. .ora siamo ritornati al punto di partenza.

Caro assessore, cara amministrazione, caro Sindaco date risposte serie e concrete… troppe cadute vi hanno fatto perdere credibilità».

Oggi Cavaliere aggiunge: «Ho più volte sottolineato tutte le motivazioni per cui il servizio non avrebbe funzionato. Nell’ultimo consiglio comunale ho ribadito all’amministrazione la necessità di toglierli. Ho spiegato nel dettaglio i perché che avrebbero condotto al naufragio di questo servizio. Per tutta risposta, cari amministratori, rispondete che non è il servizio che non funziona ma l’uso improprio fatto dai cittadini.

Eh già, il comportamento di chi butta la pietra e nasconde la mano, il comportamento di chi non ammette di aver sbagliato, di aver fallito, di non avere il controllo della situazione, di non avere cognizione di cosa si stia facendo.

Stamattina però, una sorpresa per tutti, i cassonetti non erano più dove erano stati collocati. Tolti senza preavviso e senza dare spiegazioni alla popolazione. Tanto avrete pensato non se ne accorgeranno … il vostro comportamento suscita ilarità.

Ma chiedo vi pare comportamento corretto nei confronti di tutti? Ancora una volta l’ennesimo errore, l’ennesima caduta a cui avete aggiunto quel tocco di infantilismo che vi fa fare un errore dietro l’altro ma a quanto pare, dopo gli innumerevoli strafalcioni fatti avete deciso di fare la raccolta punti», conclude l’ex vicesindaco di Fuscaldo.