TORTORA (Cs) – Una manifestazione molto sentita e partecipata quella che si è tenuta questa mattina a Tortora contro la riapertura dell’impianto per lo smaltimento dei rifiuti, pericolosi e non, sito in località San Sago nel Comune di Tortora al confine tra Basilicata e Calabria.

 All’iniziativa hanno preso parte cittadini, associazioni ambientaliste, le scuole del territorio, politici e sindaci dei Comuni di Tortora, Praia a Mare, Aieta, Maratea, Trecchina, Rivello, Lauria, Nemoli e Lagonegro. Tutti insieme e uniti per dire forte “no alla riapertura dell’impianto di San Sago”.

Una quindicina le associazioni presenti al fianco del Comitato per la difesa del Fiume Noce, promotore della “manifestazione dei mille” com’è stata battezzata, per far sì che la Regione Calabria intervenga per scongiurare la riapertura dell’impianto che tanta preoccupazione suscita per la sua vicinanza al fiume Noce, per i suoi possibili risvolti negativi non solo sulla salute umana ma anche per l’ambiente.

L’impianto di S. Sago è sorto 30 anni fa come impianto pubblico autorizzato al trattamento dei reflui urbani comunali, e nel corso degli anni è stato riconvertito ad impianto privato autorizzato al trattamento dei rifiuti speciali pericolosi e non.

Nei mesi scorsi erano state rinviate le Conferenze dei servizi in cui si sarebbe dovuto riesaminare l’autorizzazione integrata ambientale perché, nella nota tecnica trasmessa con parere negativo motivato, erano evidenziate tutte le criticità della struttura, i vincoli sull’area e la sussistenza degli usi civici.

Si spera che il prossimo 11 aprile, giorno in cui  la Regione dovrà determinarsi,  la riapertura del sito sia bocciata.

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